Il Ginecologo riveste un ruolo fondamentale nella salute della donna soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Accompagna la donna specialmente durante la maternità, ma è al suo fianco in un arco di tempo ben più vasto, con consigli, cure e soprattutto prevenzione.
Il Dott. Omar Anis, già Dirigente dell’UOC Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Santorso è uno degli specialisti di punta di Poliambulatori San Gaetano di Thiene. Specializzato in ambito ginecologico (è accreditato come colposcopista nella società italiana colposcopista SICPCV), si spende con altrettanta competenza e professionalità in ambito ostetrico, utilizzando per la diagnosi prenatale tecniche di ultima generazione, quali l’ecografia 3D, lo studio della traslucenza nucale e il DNA fetale, in sala parto.
Dottore, come sono cambiate le pazienti nell’era delle mamme di età sempre più avanzata e dei rapporti precoci?
“Spesso ci si chiede quando fare la visita ginecologica completa. È ormai normale vedere in ambulatorio ragazzine che chiedono contraccezione a 15-16anni, l’età in cui fanno prima visita dal ginecologo, mentre l’età media della prima gravidanza è sopra i 30anni.
Questo richiede che il ginecologo segua in maniera più approfondita tutto l’iter della gravidanza perché si è esposti maggiormente a dei rischi. Oltre a seguire le indicazioni contenute nel decreto ministeriale che prevedono una serie di esami ematochimici e tre ecografie: quella del primo trimestre, la morfologica, c’è un dibattito aperto sulla terza; e poi c’è tutto il capitolo della diagnostica prenatale, che dopo una certa età è consigliata”.
Ogni quanto tempo ci si dovrebbe sottoporre ad una visita ginecologica?
“A parte gli screening canonici, il mio consiglio è di fare almeno una volta all’anno una visita con ecografia e pap-test. Questo permette di avere una buona prospettiva per eventuali patologie correlate a utero, ovaie, endometrio”.
Come viene vissuta la menopausa?
“Con meno tabù rispetto il passato. Signore di 45-50anni vengono a chiedere consiglio per essere aiutate. Non c’è più una passiva accettazione dei sintomi, oggi se ne parla di più e questo permette di migliorare la qualità della vita”.
E le giovani come si pongono?
“Sono più aperte e questo ha permesso di sdoganare una patologia sotto diagnosticata come l’endometriosi, che oggi colpisce il 5-10% delle donne in età fertile e provoca dolori forti durante il ciclo e a volte anche per tutto il mese. Dare un nome e un cognome ai sintomi permette di avere possibilità terapeutiche, non solo chirurgiche ma anche mediche”.
Ci sono patologie specifiche da monitorare?
“Sicuramente la fibromatosi uterina: le ultime statistiche dicono che sopra i 40anni, colpisce il 40% della popolazione femminile”.
Come vive la femminilità la donna del terzo millennio?
“In maniera molto più consapevole e informata: fa piacere vedere come si rivolge al medico di fiducia, molto più del maschio, che tende a nascondere e minimizzare fino a quando la situazione non degenera.
È bello avere un confronto con una paziente che arriva dopo aver dato due tre giri di google ed è lei stessa a volte a proporre le scelte terapeutiche. Per chi la deve curare è bello perché è più precisa anche nei sintomi”.
Presso Poliambulatori San Gaetano di Thiene è possibile prenotare una visita ginecologica senza tempi di attesa.
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