A che età effettuare la prima visita oculistica pediatrica? Quanto incide una diagnosi precoce nella correzione di eventuali difetti refrattivi e patologie oculari?
Abbiamo rivolto queste ed altre domande alla Dott.ssa Zere Edina, Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia – Oculista e Oculista pediatrica.
Dottoressa, a che età è più indicato effettuare la prima visita oculistica?
Alla nascita i bambini hanno una scarsa capacità visiva. Nei primi mesi di vita la vista subisce un rapido aumento in parte dovuto alle modificazioni che avvengono alla retina centrale ed in parte alle modificazioni che si verificano a carico della corteccia visiva e del corpo genicolato. Quindi, è indispensabile per lo sviluppo della corteccia visiva che alla retina arrivino delle immagini chiare e che ci sia un ben allineamento degli assi visivi.
Se i bambini alla nascita o nei primi mesi di vita sviluppano una patologia che non permette la formazione di immagini nitide sulla retina (ametropie, opacità dei mezzi diottrici, ptosi) o per fenomeni inibitori viene soppressa l’informazione proveniente da un occhio (strabismo) l’acutezza visiva risulterà ridotta e si instaurerà un ambliopia. L’instaurarsi dell’ambliopia è tanto più rapida e profonda quanto più precocemente ha agito la causa che l’ha determinata.
La prima valutazione del neonato viene effettuata dal pediatra, il quale esamina l’occhio del bambino sin dai primi giorni di vita per rivelare la presenza del riflesso rosso, un esame che valuta la trasparenza delle strutture oculari ed è quindi utile per diagnosticare precocemente patologie come la cataratta congenita, glaucoma, retinoblastoma.
In caso di una familiarità positiva per queste patologia la visita oculistica è obbligatoria nella prime 4 settimane di vita.
2-3 anni: la prima visita oculistica in assenza di familiarità per alcune patologie dell’occhio
In assenza di familiarità, e se il Pediatra di famiglia esegue correttamente l’esame del riflesso rosso, la prima visita oculistica deve essere effettuata intorno ai 2-3 anni di età, all’ingresso nella scuola materna. Il bambino a questa età inizia a collaborare in modo più significativo con l’oculista, ed è possibile determinare con maggiore precisione la sua capacità visiva.
In caso di comportamenti particolari del bambino?
È consigliabile anticipare la visita nel caso i cui i genitori notino particolari comportamenti del bambino, come ad esempio se strizza gli occhi quando guarda lontano, se tiene la testa ruotata o inclinata, se prova un particolare fastidio per la luce intensa.
Può capitare che i genitori osservino la deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione, una condizione definita strabismo. Non si tratta solo di un problema estetico, ma l’occhio non “impara” a vedere, ed è quindi un quadro che deve essere valutato con l’oculista immediatamente.
Alcuni bambini possono avere un’eccessiva lacrimazione durante il primo anno di vita, condizione che nella maggior parte dei casi è fisiologica, ma che, se persiste, può essere dovuta ad una ostruzione congenita della via lacrimale, il condotto deputato a convogliare le lacrime dall’occhio al naso. Anche in questo caso è necessario che il bambino venga visto immediatamente dallo specialista.
Quali sono le principali patologie oculari a partire dal 2°-3° anno di età?
Le principali patologie oculari dopo il 2°-3° anno sono:
• Vizzi di refrazione (ipermetropia, astigmatismo, miopia) e ametropia
• Strabismo;
• Ambliopia.
È possibile intervenire e porre rimedio a queste patologie?
Certamente. In presenza di ipermetropia, ad esempio, si ricorre all’utilizzo degli occhiali con lenti specifiche per la correzione del difetto in base alle diottrie mancanti. Se il bambino ha sviluppato un ambliopia invece, la terapia consiste nell’occlusione dell’occhio sano, nell’utilizzo di lenti correttive e di varie forme di stimolazione che favoriscono il recupero visivo dell’occhio ambliope. Nei casi in cui il trattamento correttivo delle patologie oculari non dovesse essere efficace, si può ricorrere all’intervento chirurgico.
Una diagnosi precoce in casi di alterazioni del sistema visivo è molto importante. In età pediatrica il sistema visivo è “plastico”, e quindi in grado di recuperare eventuali difetti. È importante ricordare che anomalie visive facilmente correggibili in età pediatrica, se non trattate possono diventare permanenti nell’adolescenza e nell’età adulta, senza possibilità di recupero di una visione normale. Pertanto sono consigliabili controlli periodici annuali anche in assenza di patologie.
A che età effettuare la prima visita oculistica pediatrica?
Per prenotare una visita oculistica pediatrica, contattare il numero 0445 372205, compilare il form di contatto a fianco o inviare un messaggio whatsapp al numero 327 4310025.