I nei o nevi sono il risultato della concentrazione nella pelle delle cellule del pigmento chiamate melanociti. Sono molto delicati e dovrebbero essere tenuti sotto controllo periodicamente per evitare spiacevoli complicazioni. Sappiamo infatti che i nei benigni possono diventare maligni (melanoma) quando avviene una rapida trasformazione nella forma e nelle dimensioni o se avviene un cambiamento nel colore del neo ed è per questo motivo che la prevenzione fa la differenza. Fino a qualche anno fa il melanoma era considerato una neoplasia rara, addirittura rarissima fino all’adolescenza, mentre negli ultimi 20 anni l’incidenza è aumentata di oltre il 4% all’anno in entrambi i sessi (Fonte: Isituto Superiore di Sanità). Abbiamo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Voltan Anna, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica.

Come si presentano i nei o nevi “comuni”?

I nei si presentano, normalmente, in una tonalità tendente al marrone. Possono essere piatti o in rilievo. Di solito sono rotondi o ovali e di dimensioni minime che non dovrebbero superare quella di una gomma da matita (circa 6 mm). I nei comuni si possono trovare su tutte le parti del corpo e soprattutto sulla pelle chiara.

Come possiamo riconoscere i nei sospetti?

L’esame clinico della cute da parte del dermatologo riveste un ruolo centrale. Ci sono alcune caratteristiche di “atipia” che possono indicare che il neo potrebbe essere sospetto. Ad esempio, l’asimmetria nella forma, la presenza di bordi irregolari e sfumati e di una colorazione non uniforme possono rappresentare un primo campanello di allarme. Inoltre, bisogna sempre tenere in considerazione le dimensioni del neo e la sua evoluzione. La prevenzione in questo caso fa la differenza, per questo consigliamo di effettuare la mappatura dei nei mediante videodermatoscopia digitale per avere uno schema di riferimento e verificare nel tempo eventuali mutazioni.

Quali sono le cause che possono provocare il cambiamento di un neo?

Le modificazioni di un neo possono essere causate da fattori esogeni come l’esposizione eccessiva al sole (raggi UV), i traumi o le ustioni. Vi sono però anche cause endogene da non sottovalutare come, ad esempio, i cambiamenti ormonali che sono tipici di pubertà, gravidanza, menopausa e andropausa.

Quando è necessario controllare i nei?

In generale, possiamo dire che il controllo dei nei dovrebbe essere fatto almeno una volta all’anno durante una visita dermatologica. In alcuni soggetti  è consigliabile eseguire, in aggiunta alla visita, anche la mappatura nei.
La mappatura nei è consigliabile:

• a pazienti con una storia personale o familiare di cancro della pelle
• a pazienti a cui vengono rilevati dei nevi atipici
• a pazienti in cui si notano alterazioni nella forma o dimensioni
• a pazienti con la pelle molto bianca
• a pazienti con molti nei
• a pazienti con malattie genetiche che predispongono al cancro della pelle (xeroderma pigmentoso, albinismo, ecc.)

In quali casi si rende necessaria l’asportazione?

Se durante la mappatura dei nei viene rilevata un’atipia o un’irregolarità, la lesione va asportata in maniera chirurgica, affinché l’asportazione sia radicale. L’intervento si esegue in anestesia locale, togliendo una piccola porzione di cute comprendente il neo e chiudendo la sezione attraverso dei punti di sutura, che successivamente verranno rimossi.
L’intervento, essendo non invasivo, viene eseguito in ambito ambulatoriale e si effettua in 20-30 minuti. Dopo 10-15 giorni avviene la rimozione dei punti, dove si controlla anche la stato della guarigione, che normalmente presenterà una piccola cicatrice.

In questi casi l’intervento di rimozione è risolutivo al problema?

Se si tratta di un nevo displastico, la semplice asportazione con margini adeguati è sufficiente. Se si tratta di un melanoma, l’asportazione chirurgica con margini adeguati è necessaria ma potrebbe non essere sufficiente. Infatti, a seconda dello stadio di malattia, potrebbe essere necessario eseguire anche l’asportazione del cosiddetto linfonodo “sentinella” (che è il primo linfonodo che drena dalla sede del melanoma) o addirittura di tutti i linfonodi loco-regionali.

Presso il nostro centro di Thiene, Vicenza è possibile eseguire l’asportazione nei, rimozione cisti e neoformazioni cutanee