Sono sempre più numerose le persone che soffrono di dolore addominale, gonfiore, aumento di peso e alterazioni dell’alvo. Escluse patologie organiche infiammatorie o neoplastiche, questi sintomi possono essere ricondotti alla Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII). Circa il 20% della popolazione sembra presentare i sintomi della SII: recenti studi tuttavia indicano come il 30% di questi pazienti possa essere affetto da Sensibilità al Glutine. 

Cosa si intende per Sensibilità al Glutine?

È importante innanzitutto sottolineare che non parliamo di Celiachia, o di Allergia al Frumento (patologie rispettivamente su base autoimmune o allergica). La Sensibilità al Glutine è una sindrome caratterizzata dai sintomi intestinali e gastrointestinali tipici della Sindrome dell’Intestino Irritabile, che migliorano con l’eliminazione del glutine dalla dieta. 

Lo studio italiano

Per natura difficile da diagnosticare, la Sensibilità al glutine sembra oggi un po’ più facile da riconoscere in base a quanto riportato da uno studio italiano recentemente pubblicato sulla rivista Nutrients, nel quale risulta che circa l’80% dei pazienti con sintomi da colon irritabile hanno risposto ad un breve periodo di dieta Gluten Free.

Come si giunge ad una corretta diagnosi?

Per quanto riguarda la Sensibilità al Glutine ad oggi non esiste alcun test diagnostico validato, e la diagnosi risulta essere esclusivamente basata su una dieta di eliminazione. Una dieta aglutinata di alcune settimane porterà il paziente intollerante ad eliminare dolore addominale, gonfiore, alterazioni dell’alvo e spossatezza, sintomi tipici di questo disturbo.

Quali cibi vanno eliminati in una dieta senza glutine?

Una dieta senza glutine prevede l’eliminazione di tutti i cibi contenenti frumento, orzo, segale, avena farro, kamut e dei loro derivati. Andranno quindi eliminati per alcune settimane pane, pasta, pizza, cereali, prodotti da forno e snack. Il ricorso a prodotti pronti “senza glutine” invece, non è sempre la scelta migliore perché sono molto spesso poveri di fibre, vitamine e minerali, e maggiormente ricchi di grassi saturi rispetto ad altre alternative. 

Cosa fare si è in presenza di sintomi quali gonfiore, dolore addominale, debolezza ecc.?

Se sono presenti sintomi quali ad esempio:

  • gonfiore
  • dolore addominale
  • flatulenza
  • aumento di peso
  • debolezza

consigliamo di effettuare una visita specialistica con un medico nutrizionista. Un’attenta analisi dei sintomi ed una completa visita nutrizionale potranno quindi indirizzare il medico verso il sospetto di Sensibilità al Glutine. Compito del medico nutrizionista sarà inoltre quello di guidare il paziente verso un’alimentazione consapevole, gustosa e varia e di monitorare i progressi legati alla dieta.

Fonte: https://www.mdpi.com/2072-6643/8/2/84/htm

Presso il nostro centro medico di Thiene è a disposizione l’ambulatorio di DIETOLOGIA. È possibile fissare ogni giorno un consulto con il medico nutrizionista.