Deodorante e tumore al seno: c’è una relazione?
Per rispondere alla domanda partiamo dalla credenza diffusa negli ultimi anni, che vedrebbe i deodoranti (contenenti alluminio e parabeni), corresponsabili dell’insorgenza del tumore al seno.
Chiariamo il pensiero della comunità scientifica e gli studi collegati al funzionamento di queste due sostanze.

 

Qual è l’aspetto scientifico?

Uno studio divulgato nel 2004 (rivelatosi non veritiero) sosteneva che in 20 diversi campioni di tessuto prelevato da donne con tumore al seno vi erano tracce di parabeni, che possiedono una leggera attività estrogena: questo è sembrato sufficiente per affermare che tale sostanza avesse un certo effetto cancerogeno.

In aggiunta, si evidenziava l‘effetto antitraspirante dell’alluminio contenuto nei deodoranti che non permette alla pelle di respirare e che blocca la produzione del sudore e di conseguenza l’eliminazione delle tossine.

Secondo queste convinzioni, l’accumulo di tali sostanze, creerebbe un terreno favorevole all’insorgere di infiammazioni che di conseguenza potrebbero scatenare un tumore.

In realtà, l’indagine sul presunto collegamento tra l’utilizzo costante del deodorante e l’insorgere del cancro al seno, era già stata smentita da uno studio del 2002, dove sono state studiate 800 donne sane e 800 donne con cancro al seno.
Nell’analisi dei due gruppi è emerso che, in merito all’utilizzo di deodoranti, non c’era alcuna differenza.

Deodorante e tumore al seno: c’è una relazione? Si è concluso che non c’è collegamento diretto tra l’utilizzo di deodorante e l’insorgenza del tumore al seno.

 

Come mai si tende a dubitare sulla sicurezza dei deodoranti?

Un responsabile in particolare è stato internet: ha contribuito alla diffusione virale dello studio del 2004, portando le persone ad avere erronee convinzioni sulle sostanze contenute nel deodorante.

Inoltre, è ancora piuttosto diffusa la credenza che la pratica di depilarsi le ascelle sia da evitare, in quanto le molecole presenti nei deodoranti troverebbero più facilità ad infiltrarsi nella pelle, non trovando la peluria come ostacolo.

Nel 2016 uno studio ha revisionato tutte le ricerche precedenti, consolidando la tesi del 2002 e confermando che non c’è relazione tra l’uso dei deodoranti e l’insorgere del cancro al seno (smentendo definitivamente lo studio del 2004).

Non c’è quindi una connessione perché il ruolo del sistema linfatico non è quello di depurare l’organismo, ma di difenderlo; oltretutto la quantità di alluminio che si infiltra nella pelle è molto bassa, circa lo 0,012 % (troppo bassa per essere considerata significativa).

Chi accusa i deodoranti come una delle cause della formazione del cancro al seno, parte dall’idea che quest’ultimo tende a svilupparsi nel quadrante superiore esterno del seno (ovvero in prossimità dell’ascella) dove sarebbe più facile imputare la colpa all’applicazione del deodorante.
In realtà, c’è maggiore riscontro di alterazioni nella parte esterna del seno perché in quella zona la ghiandola mammaria è più estesa e lì risiede la maggior presenza di tessuto.

 

Perché troviamo alluminio e parabeni nei cosmetici?

L’alluminio viene impiegato per bloccare l’eccessiva sudorazione, quindi limitare l’attività delle ghiandole sudoripare e come antibatterico, i parabeni invece agiscono come conservanti.

Quest’ultimi vengono spesso messi in relazione con il cancro al seno a causa della loro lieve azione estrogenica, dato che un loro aumento può essere nocivo.

Gli esperti però, rassicurano affermando che la loro azione, derivante dal deodorante, è molto limitata e non riesce ad avere effetti nella ghiandola mammaria.
Allo stesso modo, l’alluminio non ha alcuna relazione sui recettori degli estrogeni e il tumore.

 

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FONTI : https://academic.oup.com/jnci/article/94/20/1578/1802711 (studio 2002), https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/jat.957 (studio 2004),  https://ascopubs.org/doi/full/10.1200/JCO.2005.09.121 8 (studio 2016)