Neuroma di Morton: quando e come intervenire

Il neuroma di Morton (sindrome o morbo di Morton) è un rigonfiamento del nervo interdigitale fra le teste metatarsali che comporta dolore intermittente di tipo nevralgico; ad esserne colpiti in particolar modo sono pazienti di sesso femminile di età compresa tra i 25 e i 50 anni.

Tecnicamente si tratta di una formazione di tessuto cicatriziale fibroso, che è causata dalla ripetuta frizione sul nervo delle adiacenti ossa metatarsali e del legamento intermetatarsale profondo che, a livello del terzo spazio, sono più mobili rispetto ad altre parti del piede.

Una delle conseguenze al neuroma di Morton è la contrattura dei tendini estensori, che portano le dita a deformarsi diventando a “martello” o ad “artiglio”, inoltre si formano callosità.

Come si individua il Neuroma di Morton?

Gli esami di radiologia e risonanza magnetica sono fondamentali per l’individuazione della posizione esatta del Neuroma di Morton. Anche l’ecografia in alcuni casi può essere molto utile.

Sarà compito del Medico individuare gli esami ottimali in base al caso.

Come si cura il Neuroma di Morton?

Il Neuroma di Morton può essere curato mediante l’assunzione di farmaci antiinfiammatori e antidolorifici, in altri casi l’ortopedico preferirà delle infiltrazioni. Quando il paziente non riesce a sopportare il dolore della patologia, si valuta l’intervento.

In cosa consiste l’intervento di Asportazione Del Neuroma Di Morton?

Le tecniche utilizzate per l’asportazione del neuroma sono due: l’endoscopia decompressiva e la neurectomia.

La prima tecnica è consigliata quando il neuroma non è molto grande ed è ancora in fase precoce. In questo caso, si praticano due piccoli tagli sul dorso e sulla pianta del piede attraverso i quali si inseriscono le sonde endoscopiche con gli strumenti chirurgici che liberano il nervo dal tessuto cicatriziale e ne permettono il ritorno allo stato normale.

La seconda tecnica, risulta essere più invasiva ed è praticabile nei casi in cui il neuroma abbia raggiunto le dimensioni di 10 mm e oltre e si procede con la rimozione completa del nervo ingrossato dal piede.
Questo intervento è comunque privo di rischi, si effettua ambulatorialmente in anestesia locale e non ha conseguenze sulla deambulazione.

Quali sono i possibili effetti collaterali dell’intervento?

L’unico effetto collaterale che si può riscontrare è la leggera perdita di sensibilità delle dita in quella zona della pianta.

Periodo post-operatorio

Durante il primo mese si procede con la rimozione dei punti e delle visite periodiche per la medicazione, dopo circa 20 giorni viene prescritta la riabilitazione che prevede degli esercizi specifici per ripristinare la completa mobilità ed elasticità del piede.
Utile sono dei massaggi linfodrenanti che aiutano a sgonfiare il piede operato e che evitano le aderenze nella zona del polpaccio.Nel periodo successivo si consigliano esercizi di stretching ed eventualmente altri massaggi.

 

Presso la San Gaetano Clinica e Ricerca di Thiene, in Veneto, è possibile fissare una consulenza con uno Specialista in Chirurgia Ortopedica. Tutti gli interventi di Asportazione del neuroma di Morton sono eseguiti in regime privato ed è possibile prenotarli tutte le settimane con tempi di attesa ridotti.
È possibile, inoltre, trattare il Neuroma di Morton in convenzione con i principali fondi sanitari integrativi e welfare aziendali. Per maggiori informazioni è sufficiente contattare l’Ufficio Convenzioni al numero 3792553546.

 

Poliambulatori San Gaetano è presente a Thiene e Schio (Vicenza).

È possibile finanziare gli interventi con rate personalizzabili.
Per ulteriori informazioni su procedure e costi degli interventi chirurgici presso la sede San Gaetano Clinica e Ricerca, la segreteria è a disposizione al numero 0445372205 oppure richiedi info al form di contatto a lato della pagina.

La segreteria è, inoltre, a disposizione in caso si desideri supporto nella ricerca e prenotazione di un alloggio per il pernottamento o suggerimenti circa attività/escursioni turistiche nelle principali zone di interesse culturale e paesaggistico.