L’ Allergia Alimentare (AA) interessa circa il 6% dei bambini di età inferiore ai tre anni. La AA sembra essere implicata in circa il 30-40% dei casi di dermatite atopica grave del bambino. La prevalenza di AA nei pazienti con DA varia con l’età del paziente e la gravità della malattia: è più elevata nel primo anno di vita, per poi ridursi in seguito.
Gli allergeni coinvolti sono sostanzialmente latte, uovo, grano nel primo anno di vita ; nel bambino ci sono anche soia, arachide, pesce, frutta secca e crostacei.
Diagnosi di Allergia Alimentare nella Dermatite atopica.
La diagnosi di AA nella DA è spesso complicata dalla presenza di fattori indipendenti dagli allergeni alimentari in grado di scatenare le riacutizzazioni, quali fattori irritativi e infettivi. Non esiste un singolo test di laboratorio diagnostico di AA. La mancanza di un metodo per la diagnosi di AA , la dilagante concezione “naturista” dello stile di vita e l’attenzione verso la medicina “alternativa” hanno favorito la diffusione e la proliferazione di indagini costose prive di ogni razionale scientifico, considerate del tutto inaffidabili dalla letteratura scientifica internazionale ( ALCA test, VEGA test, Citotest,analisi del capello….).Tali test non basati sulle conoscenze circa la patogenesi delle malattie allergiche contribuiscono ad allargare la schiera dei falsi allergici.Il percorso diagnostico prevede una accurata anamnesi per indirizzare il sospetto clinico.Tale operazione è resa più difficoltosa poiché talvolta viene modificata l’alimentazione nella convinzione di avere una AA. La AA pertanto viene sovrastimata, sottostimando le conseguenze nutrizionali e psicologiche di diete inappropriate.
La percezione da parte dei genitori dei sintomi e dei disturbi dei propri figli riconducibili a ipersensibilità alimentare è superiore a quanto verificabile poi obiettivamente nella realtà, soprattutto nei primi tre anni di vita.
Gli alimenti da testare dovrebbero essere attentamente selezionati. Andrebbero testati solo gli alimenti per cui esiste un fondato sospetto clinico di allergia, per evitare falsi positivi che portano all’insorgenza di domande e sospetti su cibi precedentemente tollerati.
Il Prick test e il dosaggio delle IgE sono gli unici test riconosciuti a tutt’oggi. Il valore predittivo positivo dei prick test per alimenti è basso (<50%).Un Prick test positivo di per sé non può essere considerato prova di allergia clinicamente rilevante.
Terapia della Dermatite Atopica
Di fronte a un bambino con DA va sempre considerato in prima battuta il “ corretto” trattamento topico. La strategia terapeutica mira a ridurre il prurito e l’infiammazione, limitare le infezioni cutanee, diminuire l’impiego del cortisone, prevenire l’aggravamento dell’allergia. La decisione di togliere un alimento va attentamente ponderata considerando anche il possibile pericolo che l’esclusione totale dell’alimento possa indurre una perdita di tolleranza e il viraggio verso un alto rischio di reazioni anafilattiche per incontri occasionali con l’allergene.