20/12/2020

Anticorpi monoclonali per l’Emicrania: una nuova cura per alleviare chi soffre di mal di testa ricorrente

Grazie all’accordo con una nota casa farmaceutica, siamo il primo centro medico privato in Veneto a mettere a disposizione dei pazienti un trattamento per l’emicrania con un innovativo farmaco. Funziona attraverso degli anticorpi monoclonali e può regalare il sorriso a chi, fino ad ora, è stato costretto a convivere con il mal di testa.

Ne parliamo con il Dott. Moro Gianni Mario, Specialista in Neurologia e referente del trattamento con anticorpi monoclonali per l’emicrania.

Dottore, cosa ci può dire su chi soffre di mal di testa?

«L’emicrania è oggi la terza patologia più diffusa al mondo – spiega il Neurologo Gianni Moro – solo in Europa ne soffrono 136 milioni di persone. È al secondo posto fra le malattie che causano disabilità e primo nella fascia di popolazione sotto i 50 anni. Colpisce i rapporti familiari, la vita lavorativa, la socialità.

Nella popolazione fra i 20 e i 50 anni ha il maggior onere di disabilità e di perdita di vita sana, in particolare per le donne che ne soffrono in un rapporto di tre a uno rispetto ai maschi. Soffre di emicrania il 25% delle donne e il 12% dei maschi.
I rapporti sono capovolti quando si parla di cefalea a grappolo, dove c’è un’incidenza superiore nei maschi». Con la legge 81/2020 l’emicrania è stata riconosciuta anche in Italia come patologia cronica invalidante.

Esistono diversi tipi di emicrania?

«Questa patologia – ricorda il Neurologo – può essere suddivisa in episodica e cronica. La cronica prevede più di 12 giorni al mese di cefalea, quella episodica è al di sotto.
Ma anche chi ne è colpito per 5 o 6 giorni al mese, potrebbe non essere mai libero completamente dai sintomi. E chi ha pochi attacchi al mese vive male gli altri 20-25 giorni per la “cefalalgofobia”, ovvero la paura che venga l’attacco e a causa del comportamento limitante che fa unire una seconda disabilità: l’ansia accanto al dolore».

Quali sono i sintomi più comuni dell’emicrania?

L’attacco si manifesta con dolore, nausea, vomito, foto, fono e osmofobia; può durare fino a 72 ore, i prodromi 24 ore e i postdromi altre 24.
Già 24 ore prima ci possono essere cambiamento d’umore, aumento d’appetito e un malessere vago che sfocia nella crisi dolorosa; una volta risolta, ci possono essere altre 24 ore di malessere generale ed astenia. «È una sintomatologia -evidenzia il Dottor Moro – che porta a isolamento e stigma sociale ».

Esiste una nuova ed efficace cura per il mal di testa?

Dopo una decina d’anni di ricerche, la Commissione Europea per i farmaci ha approvato, nel luglio 2018, l’utilizzo clinico degli anticorpi monoclonali, consigliato come “prevenzione dell’emicrania negli adulti con almeno quattro giorni di cefalea al mese”. «Si tratta – spiega lo Specialista – di un farmaco che va a bloccare il recettore del CGRP e si è rivelato efficace anche nella cefalea a grappolo, conosciuta come “cefalea da suicidio”».

Dai primi mesi del 2019 è iniziato l’utilizzo e quest’anno è diventato mutuabile riservandolo però, visti i costi, solo ai pazienti che si rivolgono ai centri cefalee, e dopo che si sono sottoposti, senza successo, ad almeno tre cicli di terapia di profilassi con tre farmaci di classi diverse. «Ha effetti collaterali pari a placebo – ricorda il Neurologo – quindi zero. Le uniche controindicazioni riguardano, per motivi etici, donne in gravidanza e persone sotto i 18 anni, oltre a pazienti con gravi patologie cardiocerebrovascolari».

Come agisce il nuovo trattamento ad anticorpi monoclonali per l’emicrania?

«Si tratta di un farmaco biologico, molto selettivo che si lega al recettore del CGRP e ne blocca l’azione. Il CGRP è un neuropeptide, una piccola proteina che viene liberata dalle terminazioni trigeminali. È responsabile della vasodilatazione dei vasi meningei e della trasmissione del dolore a livello centrale. Bloccando la sua azione si impedisce la trasmissione
del dolore e si impedisce di fatto l’attacco emicranico». Ha una durata di quattro settimane e quindi la terapia va ripetuta una volta al mese.

Quali sono i risultati di questo trattamento?

Nel 20% dei casi si è ottenuta la scomparsa delle crisi; in almeno il 60% una riduzione delle crisi superiore al 50%, e nel rimanente 20% un miglioramento soddisfacente e una netta riduzione del consumo di antidolorifici. «Nessun paziente ha abbandonato la terapia e questo ci dice che efficacia e tollerabilità sono massime».

 

Poliambulatori San Gaetano, grazie ad un accordo con l’azienda produttrice, mette a disposizione il trattamento ai pazienti che, nonostante più di quattro attacchi al mese di emicrania, non riescono ad accedere alla prescrizione del farmaco attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.
È possibile prenotare la Visita Neurologica con il Dott. Moro Gianni Mario e accedere al trattamento con il nuovo farmaco per l’emicrania.

Poliambulatori San Gaetano è presente a Thiene e Schio (Vicenza).

La segreteria è a disposizione per ulteriori info, costi e prenotazioni contattando il numero 0445372205 oppure compilando il form di contatto a lato della pagina.

Ricordiamo che è sempre attiva l’app ufficiale di Poliambulatori San Gaetano per la prenotazione rapida.