La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica che si manifesta con lesioni, placche eritematose ricoperte da squame biancastre, che si localizzano a gomiti, ginocchia e cuoio capelluto, ma che potenzialmente possono estendersi a tutto l’ambito cutaneo; ne consegue che la psoriasi possa essere una patologia fortemente impattante sulla qualità di vita del paziente.

Si stimano essere circa 130 milioni le persone colpite da psoriasi in tutto il mondo; circa tre milioni sono i pazienti italiani. In occasione della Giornata mondiale della psoriasi, tenutasi lo scorso 29 ottobre, l’invito delle associazioni dei pazienti è quello di trattare la malattia in modo serio perché trascurarne i sintomi porta ad un inevitabile peggioramento. A tal proposito abbiamo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Coati Ilaria, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Dottoressa, quanto è importante una tempestiva diagnosi di psoriasi?

La tempestività della diagnosi in casi di psoriasi è molto importante perché di fatto si tratta di una malattia il cui impatto sulla vita quotidiana dei pazienti può essere di rilievo. Pur essendo una malattia cronica, nella vita delle persone affette da psoriasi si alternano solitamente fasi di remissione ed esacerbazione delle manifestazioni cutanee. La psoriasi può presentarsi a qualsiasi età, anche se sono noti due picchi di insorgenza, rispettivamente intorno a i 20 anni e dopo i 55 anni di età.

Esistono diverse tipologie di psoriasi?

Sì, si possono identificare diverse tipologie di psoriasi; va precisato che si tratta di una patologia multiforme e ciascun tipo di psoriasi può poi avere “varianti” caratteristiche.

Psoriasi a placche o volgare
E’ la forma più comune, insorge generalmente nella seconda o terza decade di vita con piccole lesioni isolate, che, ingrandendosi, confluiscono tra loro, fino a formare le classiche chiazze localizzate prevalentemente sui gomiti e sulle ginocchia, sulla regione sacrale e sulla piega interglutea.

Psoriasi guttata
Si può presentare con la comparsa eruttiva di chiazze rossastre, che vanno incontro a desquamazione. Questa forma colpisce soprattutto il tronco e raramente il volto e il capillizio; provoca un malessere generale, dolore alle piccole articolazioni.

Psoriasi pustolosa
Può essere localizzata o diffusa, con diversi gradi di severità; è caratterizzata da vaste chiazze eritematose-desquamative, prevalentemente al tronco, circondate da pustole piene di pus.

Psoriasi eritrodermica
E’ la forma più grave, ma fortunatamente è rara. Di solito è una generalizzazione di una psoriasi preesistente e scatenata da diversi fattori, quali una dermatite atopica associata o a terapie mal condotte o ancora reazioni tossi-allergiche e traumi psichici rilevanti.

Psoriasi invertita
Si tratta di una forma che ha una localizzazione speculare rispetto alla classica: predilige le pieghe dell’inguine e delle ascelle, la zona dell’ombelico e della zona sotto-mammaria. Le chiazze sono molto arrossate e la pelle è liscia; la desquamazione è molto ridotta, se non completamente assente.

Quali sono le principali cause della psoriasi?

La psoriasi è una patologia a genesi multifattoriale, in cui un ruolo determinante è svolto dal sistema immunitario e dalla genetica del paziente.

I linfociti T del sistema immunitario, preposti alla difesa del nostro organismo, riconoscono come estranee le cellule della pelle causando una risposta infiammatoria e la riproduzione accelerata delle cellule dell’epidermide.

La predisposizione genetica del paziente è di tipo poligenico, ovvero origina da alterazioni a carico di più geni, che lo rendono suscettibile allo sviluppo della patologia.

Tuttavia alterazioni del sistema immunitario e predisposizione genetica del paziente non sono sufficienti a determinare  l’insorgenza della malattia, Molti fattori sono implicati nella sua comparsa, fra cui quelli ambientali, traumatici, infettivi, psicologici e anche quelli riguardanti lo stile di vita (come per esempio l’assunzione di alcolici e/o l’abitudine al fumo).

Come avviene la diagnosi di psoriasi?

Per giungere alla diagnosi di psoriasi è sufficiente l’esame clinico delle lesioni cutanee effettuato durante una visita di specialistica con il medico dermatologo. Nei casi dubbi può essere necessario l’esame istologico attraverso il prelievo di un piccolo campione di tessuto. Più complesso è giungere a una diagnosi di artrite psoriasica, patologia associata al 30% dei casi di psoriasi. Oltre all’esame clinico, in questo caso, può essere necessario ricorrere ad esami strumentali come la radiografia, l’ecografia articolare e tendinea o la risonanza magnetica.

Cosa ci può dire riguardo la terapia?

Ad oggi il ventaglio di opzioni terapeutiche per la psoriasi è vasto e ci consente di approcciare al paziente in maniera diversa a seconda delle manifestazioni cliniche e delle caratteristiche dello stesso. Non esiste una cura definitiva per la psoriasi perché la genetica del paziente è un aspetto su cui non possiamo intervenire, ma nella maggior parte dei casi riusciamo ad ottenere un buon controllo clinico della patologia. I trattamenti impiegati e sono finalizzati a tenere sotto controllo la malattia. I principali sono:

  • Trattamento topico con creme o unguenti, generalmente impiegato per le forme più lievi di psoriasi. La terapia in genere comprende prodotti a base di corticosteroidi, derivati della vitamina D, sostanze emollienti e decapanti.
  • Fototerapia, quindi luce naturale o artificiale. Vi è la possibilità di sottoporsi a delle sedute di fototerapia in strutture mediche qualificate.
  • Terapie sistemiche tradizionali nei casi di psoriasi più severa o, qualora i trattamenti topici e la fototerapia non siano sufficienti, è necessario ricorrere all’assunzione di farmaci per via sistemica (compresse o  iniezioni)

Terapie biotecnologiche e “small molecules”. I farmaci biologici rappresentano uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni in campo terapeutico. Il successo di queste nuove terapie risiede nella loro grande selettività d’azione che consente di ottenere, nella maggior parte dei casi, una notevole efficacia terapeutica in tempi brevi con riduzione degli effetti collaterali rispetto alle terapie sistemiche tradizionali.  La prescrizione di questi farmaci in Italia è rivolta a quei pazienti che siano affetti da psoriasi grave ed abbiano fallito la terapia sistemica tradizionale o non possano assumerla.

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