La mammografia e l’ecografia mammaria sono esami strumentali utilizzati per valutare lo stato di salute del seno ed individuare eventuali lesioni.
La Dottoressa Gasparinetti Giuliana, Senologa Specialista in Radiodiagnostica e già referente della Breast Unit dell’Ospedale di Bassano del Grappa, spiega brevemente quali sono le differenze diagnostiche di questi esami e quando è indicato sottoporsi ad uno, o entrambi i controlli.
Dottoressa, facciamo chiarezza. In cosa si distinguono mammografia ed ecografia?
Iniziamo a parlare delle differenze tecniche dei due esami: l’ecografia si svolge tramite l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità, mentre la mammografia è un esame radiografico ed entrambi restituiscono un’immagine della mammella.
In particolare, l’ecografia al seno valuta la struttura adiposa e fibrosa, è largamente applicata nelle donne giovani perché consente di individuare strutture come cisti o i fibroadenomi (noduli benigni) ed individuare i noduli sospetti su cui poter poi fare un prelievo ecoguidato.
La mammografia invece, si utilizza per osservare eventuali micro-calcificazioni o noduli di piccole dimensioni, soprattutto in donne con età maggiore ai 40.
Perché viene spesso consigliato di eseguire entrambi gli esami?
Ecografia e mammografia sono esami complementari, il loro potere diagnostico è ottimale quando le immagini vengono comparate per visualizzare al meglio l’architettura della ghiandola, sia densa che meno densa, come per esempio in una donna con una età più avanzata.
Grazie alla combinazione di questi due esami il Medico potrà quindi fornire una diagnosi maggiormente precisa ed accurata.
Quando e chi si deve sottoporre ad ecografia mammaria?
Come accennato in precedenza, l’ecografia è un esame ad ultrasuoni totalmente indolore e sicuro poiché non provoca alcun danno all’organismo, nemmeno nei soggetti particolarmente sensibili come le donne in gravidanza.
Può essere svolta come controllo senologico a qualsiasi età anche nelle adolescenti, non necessita di particolari preparazioni e nelle donne giovani rappresenta il primo step per la diagnosi di eventuali sintomi.
L’ecografia in nessun caso sostituisce la mammografia, che può essere richiesta a seguito della visita con lo specialista anche in pazienti giovani, per questo è importante affidarsi alle indicazioni ricevute dal medico.
E la mammografia, in quali casi è indicata?
L’esame mammografico è indicato a tutte le donne a partire dai 40anni di età con cadenza annuale, ma in caso di maggior rischio (familiarità per neoplasia mammaria e ovarica, esiti di radioterapia al torace) l’età potrebbe essere anticipata a 35. Anche in questo caso non ci sono particolari indicazioni anche se si tende a sconsigliare di sottoporsi all’esame nel periodo delle mestruazioni, in quanto il seno della paziente potrebbe essere particolarmente sensibile.
Controindicazione lo stato di gravidanza e il periodo di allattamento.
Sottolineo che l’indagine ecografica è sempre consigliata in associazione alla mammografia, anche in caso di mammografia con tomosintesi.
Concludendo:
Il tumore alla mammella è il tumore più diffuso nelle donne di ogni classe di età (1 su 8 nel corso della vita ne verrà colpita); per questo la diagnosi precoce è oggi sempre più importante anche nelle donne non incluse al programma di screening.
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