Rischio Diabete gestazionale: l’importanza della curva glicemica

La curva glicemica in gravidanza, anche detta curva da carico orale di glucosio (OGTT), è un esame molto importante che consente di diagnosticare l’insorgenza del diabete gestazionale. Quest’ultimo, se non curato, può avere conseguenze negative sulla salute del bambino e sull’andamento della gravidanza.

Come si fa la curva glicemica in gravidanza?

La curva glicemica in gravidanza consiste in una serie di prelievi ematici con cadenza determinata.
Si effettua un primo prelievo di sangue che permette di misurare i valori della glicemia in condizioni di digiuno.
Una volta raccolto il campione ematico, si fa bere alla paziente un concentrato di 75gr di glucosio e poi si eseguono altri 2 o 3 o 4 prelievi a distanza di un’ora o mezz’ora (in base alle richieste del medico – solitamente dopo 60 min e dopo 120 min) per monitorare l’andamento della risposta dell’organismo al carico glicemico.

Quando si fa la curva glicemica?

L’esame della curva glicemica viene generalmente prescritto dallo specialista in Ginecologia alle donne come screening per il diabete gestazionale tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, quindi tra la 26° e la 28° settimana di gestazione.

Perché fare la curva glicemica in gravidanza?

Questo esame del sangue serve a valutare la concentrazione degli zuccheri nel sangue. I cambiamenti ormonali e l’aumento del peso che caratterizzano la gravidanza possono ridurre le risposte dell’organismo all’insulina: se il corpo non produce sufficiente insulina il glucosio nel sangue non viene mantenuto stabile ed entro i livelli corretti e questo porta al diabete gestazionale.
Questo esame del sangue viene raccomandato a donne con importanti fattori di rischio per il diabete gestazionale, come:

  • obesità, cioè in presenza di un Indice di massa corporea uguale o superiore a 30;
  • pazienti che hanno avuto una precedente gravidanza con diabete gestazionale.

Sono da tenere in considerazione anche fattori di rischio meno marcati come:

  • età della paziente, se ha più di 35 anni
  • familiarità per diabete
  • presenza di macrosomia fetale nella gravidanza precedente
  • indice di massa corporea uguale o superiore a 25, equivalente a lieve sovrappeso.

Anche se non si appartiene a categorie a rischio, è consigliabile ugualmente fare la curva glicemica?

Ad oggi le donne che non hanno alcun fattore di rischio costituiscono una minoranza, soprattutto se si considera l’età più avanzata nella quale le donne decido di avere un figlio. In generale si consiglia comunque di eseguire l’esame perché non sempre si può essere certe della totale assenza di fattori di rischio.
La curva viene prescritta inoltre se, pur in assenza di fattori di rischio, insorgono alcune condizioni durante la gravidanza come ad esempio:

    •  se la donna aumenta di peso più di 3 kg al mese;
    •  se si verifica una crescita fetale superiore al 90° percentile o un aumento del liquido amniotico.

Come funziona la curva glicemica in gravidanza?

L’esame misura la risposta del corpo allo zucchero (glucosio) attraverso la misurazione del valore della glicemia in tre momenti:

  • a digiuno;
  • un’ora dopo l’assunzione per via orale di una soluzione glucosata contenente 75 grammi di glucosio;
  • due ore dopo l’assunzione della stessa quantità di glucosio.

La risposta dell’organismo all’introduzione di una certa quantità di glucosio dovrebbe essere una maggior produzione di insulina per riportare nel minor tempo possibile i valori della glicemia entro un range normale. Grazie a questo esame è possibile valutare la risposta dell’organismo al carico glicemico, anche in termini di rapidità di rientro. Valori anormali della curva da carico possono indicare la presenza di diabete gestazionale e rappresentare rischi per il feto e per la mamma, che potrebbe sviluppare con maggiore probabilità una forma di diabete di tipo 2 dopo il parto.

Come ci si sente dopo la curva glicemica?

Non sono riportati dei veri e propri effetti collaterali, esiste però un inconveniente all’esame della curva ovvero la nausea e in alcuni casi il vomito.
Infatti, la bevanda somministrata è molto dolce e assumerla in breve tempo ad alcune mamme crea forte nausea o addirittura episodi di vomito. In caso di vomito, l’esame deve essere ripetuto perché non è più valida la determinazione effettuata.

L’esame della glicemia va ripetuto nel corso della gravidanza?

Si consiglia di ripetere un esame della glicemia prima del parto anche se i valori di glicemia e curva glicemica sono risultati normali. In questo modo si può valutare lo stato di salute della donna soprattutto in vista di un’eventuale anestesia per cesareo.

Qual è la preparazione per la curva glicemica?

Valgono le solite indicazioni del prelievo di sangue: presentarsi a digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente e bere al massimo mezzo bicchiere di acqua se si sente la necessità.

 

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