Come riconoscere la puntura di zecca e capire se ha fatto infezione
L’estate è il periodo ideale per praticare camminate in montagna o picnic in parchi e boschi. Questi luoghi però possono essere popolati dalle zecche: parassiti di molti animali, la puntura di zecca all’uomo può trasmettere la malattia di Lyme, particolarmente diffusa nell’area montana e pedemontana del Nord Est Italia.
Abbiamo chiesto cos’è questa malattia e quali misure protettive adottare alla Dott.ssa Ferrazzi Anna, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia.
Perché le zecche sono pericolose?
Le zecche sono degli aracnidi che si nutrono del sangue dell’ospite. In questo modo possono veicolare diversi patogeni con cui vengono in contatto col primo morso e che poi “rigurgitano” al pasto successivo in un altro ospite.
Spesso la puntura di zecca passa inosservata proprio perché non comporta dolore e questo è un grosso limite soprattutto nella diagnosi di un eventuale problema di insorgenza successiva causato da un batterio o protozoo trasportato dal parassita.
Questo parassita, infatti, potrebbe essere portatore, tra le altre cose, della malattia di Lyme, una zoonosi multisistemica causata da un batterio chiamato Borrelia, che viene trasmessa all’uomo, particolarmente fastidiosa.
Quali sono i sintomi della puntura di Zecca?
In caso di puntura di zecca i sintomi della malattia di Lyme possono essere ricondotti all’eritema migrante, che inizia come una piccola macchia o papula rossa e può estendersi fino a interessare un’area cutanea di 30 centimetri. Il centro della lesione talvolta diventa intensamente eritematoso e indurito o vescicolare.
Questa tipica manifestazione cutanea è spesso accompagnata da un generale senso di malessere, brividi, stanchezza, febbre, dolore articolare e dolore muscolare. Altri sintomi meno comuni sono vomito, ingrossamento dei linfonodi (linfoadenopatia), paralisi facciale uni o bilaterale, disturbi respiratori e palpitazioni cardiache.
Successivamente potrebbero insorgere anche disturbi neurologici caratterizzati ad esempio da mialgie, meningiti, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare.
Puntura di zecca: dopo quanto compaiono sintomi?
A seguito della puntura, i sintomi della malattia di Lyme possono presentarsi con due tipi di alterazioni cutanee:
- Arrossamento localizzato nella zona esatta in cui è avvenuto il morso: è una reazione chimica e si manifesta a distanza di poche ore
- Comparsa di Eritema cronico migrante: si manifesta dopo 4-25 giorni attraverso una chiazza rossa che si espande verso l’esterno con un andamento centrifugo. L’eritema migrante può compare nella maggior parte dei casi in una chiazza unica, ma può capitare di osservare più anelli concentrici, quindi con una forma multilocalizzata, oppure, soprattutto agli arti inferiori, con un andamento più purpurico.
È possibile prevenire la malattia di Lyme?
Si possono adottare alcune misure protettive contro le punture delle zecche se si visitano zone ad alto rischio come boschi, prati con erba alta, eccetera ma attualmente non è disponibile un vaccino per la malattia di Lyme. È invece possibile eseguire il vaccino per la TBE (encefalite da zecca).
In generale si consiglia di:
- Coprire gambe e braccia durante le escursioni;
- Usare repellenti specifici per insetti;
- Non sedersi o sdraiarsi direttamente sull’erba;
- Camminare al centro dei sentieri evitando l’erba alta;
- Al termine dell’escursione controllare scrupolosamente il proprio corpo e quello dei bambini perché la presenza delle zecche sulla cute non viene percepita.
Cosa fare in caso di puntura di zecca?
È fondamentale rimuovere la zecca con delle pinzette apposite. Qualora il rostro, o apparato boccale, rimanesse conficcato nella pelle basta toglierlo con un ago sterile, come si farebbe con una spina o una scheggia di legno. Non bisogna assolutamente mettere né disinfettante, né oli, né benzene per soffocare la zecca proprio perché se gli si applica una di queste soluzioni si provoca il rigurgito della zecca che andrà quindi a trasmettere l’infezione.
Ricordiamo che è importante rimuovere la zecca prima che questa inizi il pasto, che avviene normalmente 24-36 ore dopo la puntura, in quanto è proprio dopo il pasto che essa rigurgita e trasmette la Borrelia.
In caso di sintomi sospetti è bene rivolgersi tempestivamente al medico curante o allo specialista ed effettuare una Visita Dermatologica. Il medico potrebbe richiedere delle analisi del sangue necessarie per investigare la presenza dell’infezione da Borrelia, il batterio responsabile della malattia di Lyme.
Come si effettua la terapia per la Borreliosi?
Nella di malattia di Lyme, la cura consiste in primis in una terapia antibiotica come ad esempio la somministrazione per bocca di doxiciclina o amoxicillina. Potrebbe essere necessario anche il ricorso a corticosteroidi in caso di aggravamento.
Presso Cliniche La Grazia di Bassano del Grappa (Vicenza, Veneto) è a disposizione l’ambulatorio di Dermatologia. Per info o prenotazioni contattare il numero 04241958063 o compilare il form di contatto a lato della pagina.