I grani di miglio, noti anche come “punti bianchi”, sono delle piccolissime cisti superficiali dalla forma rotondeggiante e dalla consistenza semi-solida. Appaiono più tipicamente sul viso (in particolare sul naso, sul contorno occhi o sulle guance) e per questo vengono percepiti da chi ne è colpito come degli elementi antiestetici che rovinano l’espressività del volto.
I grani di miglio non vanno confusi con i comedoni, altra forma di punti bianchi caratterizzati però da diverse cause scatenanti e diversi trattamenti rispetto ai grani di miglio.
Caratteristiche e cause dei grani di miglio
Questi particolari punti bianchi si manifestano come delle piccolissime bollicine ripiene di cheratina, di colore biancastro e dimensioni che solitamente non superano i 2 mm di diametro. Il più delle volte si presentano in forma multipla, arrivando a raggiungere anche le 50 unità.
A differenza dell’acne, tipica della pubertà, i grani di miglio non sono caratteristici di una particolare fascia di età e possono infatti comparire durante la fase neonatale, nell’infanzia o nell’età adulta.
Le cause della loro comparsa non sono ancora del tutto note, anche se si suppone possano essere favorite da una parte dalla mancata o inadeguata pulizia del viso, oppure dall’eccessivo utilizzo di cosmetici inadatti per il proprio tipo di pelle. Altre possibili cause possono essere connesse con particolari patologie dermatologiche, eccessiva esposizione solare o esagerato utilizzo di lampade abbronzanti.
Trattamenti possibili
Se i punti bianchi nel bambino tendono a regredire spontaneamente, nell’adulto invece possono essere rimossi solo con intervento di un medico.
Tra gli interventi più raccomandati possiamo segnalare la rimozione dei punti bianchi per mezzo di laser a CO2. L’intervento non è difficile e viene effettuato regolarmente in ambulatorio.