Sono sempre più numerose le persone che decidono di procedere alla rimozione di uno o più tatuaggi: in caso di “pentimento”, la soluzione a cui fare riferimento è la tecnologia laser, che assicura diversi vantaggi, a cominciare dalla certezza di non ritrovarsi con segni sulla pelle.
Il trattamento non è invasivo e permette di tornare in tempi rapidi alla vita sociale. La rimozione via laser è tanto efficace quanto sicura, e non lascia effetti collaterali permanenti, anche perché si concretizza in una frammentazione delle particelle di pigmento ottimale.
I rischi
Certo è che in previsione di un eventuale trattamento di rimozione dei tatuaggi attraverso il laser è necessario essere consapevoli anche dei rischi a cui si va incontro. Può succedere, infatti, che restino sulla pelle delle ombre, delle macchie, degli aloni o delle cicatrici.
Tuttavia questo succede in modo particolare quando il paziente non rispetta con attenzione le indicazioni che devono essere seguite sia prima che dopo il trattamento. Insomma, se ci si attiene alle istruzioni che vengono fornite da chi esegue il trattamento, la rimozione via laser non avrà conseguenze negative.
Non c’è dolore
La rimozione con il laser non causa un dolore maggiore rispetto a quello provocato dall’esecuzione del tatuaggio. È vero che il passaggio sul tatuaggio del laser determina una sensazione di fastidio, ma è altrettanto vero che questa viene alleviata grazie all’adozione di un sistema di raffreddamento ad aria.
In pratica, la percezione che si ha è paragonabile a quella di un pizzicotto, come se si venisse colpiti da un elastico. Nel caso in cui il trattamento venga eseguito a regola d’arte, le particelle di pigmento che il laser ha frantumato potranno essere espulse dal corpo con facilità, e senza dolore, attraverso il sistema linfatico nel giro di breve tempo.
Quali precauzioni adottare
Come è facile intuire, ci sono numerose variabili che incidono sulla durata del trattamento. In primis è bene sapere che ogni corpo ha tempi di reazione differenti; inoltre occorre considerare quanto è profondo il pigmento e come è composto. Un ultimo aspetto significativo ha a che fare con il colore del tatuaggio: per esempio ci sarà bisogno di poche sedute per un tatuaggio di colore nero risalente a diversi anni prima, a maggior ragione se realizzato su una pelle molto chiara.
La luce laser ha qualche problema in più con i colori chiari quali il giallo e il bianco: questo non vuol dire che il tatuaggio non potrà essere rimosso, ma solo che ci vorranno più sedute. La durata è ancora superiore quando non si ha a che fare con pigmenti naturali ma con prodotti a base chimica, soprattutto se iniettati in profondità.