Il peeling chimico è una tecnica che prevede di applicare sulla cute uno o più agenti chimici esfolianti o irritanti. Lo scopo è quello di incrementare il turnover delle cellule, in modo da eliminare lo strato corneo della cute e asportare il tappo cheratinico dei comedoni. In sostanza questa tecnica dermo-estetica va a interagire con gli strati di cellule dell’epidermide più profondi e poi del derma: è in questo modo che viene favorito il ricambio della pelle attraverso l’esfoliazione.
Il peeling in corrispondenza del derma incentiva i fibroblasti per la produzione di nuovo collagene e glicoproteine, mentre la componente fibrosa del derma viene ristrutturata.
A chi è adatto
Il peeling è adatto a chi soffre di dermatite seborroica, a chi ha problemi di smagliature e a chi deve fare i conti con acne volgare e rosacea. Tale tecnica, inoltre, è indicata per il trattamento delle discromie, della cheratosi e delle, ma va bene anche in caso di cicatrici acneiche o invecchiamento cutaneo.
Per il peeling è possibile impiegare diversi agenti chimici. Quelli che vengono adoperati più di frequente sono il resorcinolo, il fenolo, l’acido salicilico, l’acido piruvico, l’acido mandelico e l’acido glicolico. L’acido salicilico, in particolare, è consigliato per il trattamento di pelli acneiche caratterizzate dalla presenza di papule di colore giallognolo o biancastro. L’acido ferulico e quello glicolico, invece, vanno bene per le macchie, anche se bisogna sempre capire qual è la loro origine. L’acido glicolico, infine, è raccomandato per le pelli più segnate da rughe o macchie.
Come si effettua
Il trattamento può essere articolato in tre fasi: la prima è di preparazione, la seconda è quella del trattamento vero e proprio e la terza riguarda il post trattamento. Per la preparazione, è necessario detergere la pelle usando una sostanza sgrassante, in modo da rimuovere la patina di sebo: così la pelle sarà più ricettiva al composto che verrà applicato. Questo deve essere lasciato in posa per un periodo di tempo che cambia a seconda della sostanza che viene impiegata: per l’acido salicilico sono sufficienti un paio di minuti, mentre per l’acido mandelico è necessario aspettare una decina di minuti. Infine, si rimuove il peeling e si applica una sostanza che tampona l’azione dell’acido.
I costi
Per quel che riguarda la spesa, una seduta di esfoliazione effettuata da un dermatologo con acidi presuppone un esborso medio che va da un minimo di 120 euro a un massimo di 150. Nel caso in cui il peeling abbia una valenza, per così dire, clinica, e cioè se viene eseguito per il trattamento di couperose, rughe, macchie o acne, sono raccomandati cicli composti da tre sedute a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Quando, invece, la finalità del trattamento è unicamente estetica, è indispensabile notare le differenze fra un acido e l’altro. Il più diffuso è l’acido mandelico, che si può ripetere circa ogni 60 o 90 giorni, per esempio una volta per stagione nel corso dell’anno.