È vero che la moda dei tatuaggi sta svanendo? Si stima, in effetti, che circa 6 italiani tatuati su 10 abbiano pensato di eliminare un tatuaggio. I motivi possono essere moltissimi, ma i più frequenti sono la rottura dei rapporti che quei tatuaggi rappresentano (per esempio la fine di una storia d’amore) e disegni antiquati e non più graditi, come tribali, motivi molto colorati o ideogrammi di cui non si conosce il reale significato.
Tra i più celebri pentiti c’è sicuramente la bellissima Angelina Jolie, che ha deciso di farsi rimuovere il nome dell’ex coniuge dal corpo, ma anche il tenebroso e affascinante Johnny Depp si è fatto cancellare il nome dell’ex moglie Amber Heard. Insomma quando l’amore finisce anche il tatoo che lo ha rappresentato va fatto sparire!
Che cosa fare per eliminare un tatuaggio
Nel caso in cui si abbia in mente di rimuovere un tatuaggio, il consiglio è di farlo in inverno. Le tecnologie odierne permettono di frammentare in modo ottimale il colore del tatuaggio, con lunghezze d’onda differenti che assicurano risultati eccellenti anche là dove in passato era complicato intervenire, per esempio con colori come il celeste e il verde chiaro. E in più non ci sono effetti collaterali sul lungo termine né si corre il pericolo di ritrovarsi alle prese con cicatrici.
Il laser Picolaser Q-Switched
La sola tecnologia ad oggi in uso per eliminare i tatuaggi è quella costituita dal laser Picolaser Q-Switched. Questa metodica di ultima generazione rispetto ai vecchi laser presenta le seguenti caratteristiche:
- può essere applicata solo da un medico estetico. Maggiore competenza e preparazione evitano cicatrici e infiammazioni della pelle successive al trattamento;
- il fascio di impulsi luminosi è più potente ma anche selettivo. Questo significa che con meno sedute è possibile eliminare il pigmento salvaguardando i tessuti circostanti per prevenire la formazione di cicatrici e aree scolorite;
- la lunghezza d’onda del fascio di impulsi può aggredire anche particelle di colori generalmente ostici da eliminare, come il verde e il blu.
I vecchi laser sono andati definitivamente in disuso perché potevano causare eliminazioni del colore irregolari e chiazzate e il fenomeno del “ghosting”, cioè la comparsa di una macchia di pelle più chiara rispetto al tessuto circostante in corrispondenza del vecchio tatuaggio.
Per quali tatuaggi si usa il Picolaser
La tecnologia del Picolaser – lo ricordiamo – rende possibile l’eliminazione di ogni tipo di tatuaggio: decorativo, estetico, traumatico.
Il tatuaggio decorativo è quello a cui tutti pensiamo parlando di tatuaggi: un disegno che rappresenta un’immagine, un volto, una scritta, un simbolo, colorato o in bianco e nero.
Il tatuaggio estetico serve a simulare la presenza del make-up in modo permanente. Si usa per delineare occhi, labbra e sopracciglia.
Il tatuaggio traumatico si forma accidentalmente a seguito di incidenti o malattie. I pigmenti più frequentemente coinvolti sono quelli dell’asfalto, della polvere da sparo, del carbone e del ferro presente in eccesso nel corpo durante una condizione di emo-siderosi.