L’iperidrosi ascellare è una condizione caratterizzata da una sudorazione eccessiva, che dipende da una iperfunzione delle ghiandole sudoripare. Si tratta di un problema che riguarda donne e uomini e che può essere anche fonte di imbarazzo, soprattutto a causa della bromidrosi, vale a dire l’odore sgradevole che ne può derivare. Sono molti i motivi per i quali si può manifestare l’iperidrosi ascellare: al di là delle caratteristiche genetiche, alla base ci possono essere anche ragioni di natura emotiva o di carattere psicologico. Si parla di iperidrosi secondaria, invece, se la sudorazione eccessiva è un sintomo di malattie diverse, con l’ipertiroidismo, o della menopausa.
La tossina botulinica
Il ricorso alla tossina botulinica viene considerato il trattamento più efficace per contrastare l’iperidrosi ascellare. Questa modalità di intervento prevede di eseguire delle iniezioni di tossina botulinica, di modesta entità e molto brevi, sull’intera superficie che deve essere trattata. Ovviamente, la tossina viene diluita in maniera specifica per evitare qualsiasi controindicazione.
La letteratura medica specifica segnala un miglioramento della situazione molto evidente in oltre il 95% dei casi in cui si utilizza la tossina botulinica, e non sono mai stati ravvisati degli effetti collaterali a livello ascellare. La terapia è del tutto indolore, anche perché sull’area sottoposta al trattamento viene applicata una crema con effetto anestetizzante. I primi effetti sono già visibili nella settimana successiva all’avvio del trattamento, mentre i risultati possono durare fino a un anno.
Il test di Minor
Il test di Minor è un passo propedeutico al trattamento. Si tratta di un test il cui obiettivo è quello di definire l’intensità dell’attività delle ghiandole sudoripare e di stabilire il livello di iperidrosi che colpisce il soggetto. Il test non causa dolore ed è di facile esecuzione, basato sull’impiego di un tampone che, dopo essere stato bagnato in una soluzione a base di tintura di iodio, si passa sulla pelle.
In base al livello di iperidrosi, la colorazione che sarà assunta dal tampone varietà. Così il medico può definire i punti su cui intervenire. La tossina botulinica viene iniettata sotto la pelle e fa sì che possa essere ripristinato il normale livello di sudorazione.
Il botulino, in pratica, limita la trasmissione nervosa, visto che sono proprio i nervi a trasmettere alle ghiandole che sono responsabili della sudorazione lo stimolo che porta a produrre il sudore. Ecco, quindi, che grazie al botulino lo stimolo inviato alle ghiandole sudoripare diventa inferiore.
Quante sedute sono necessarie
Nella maggior parte dei casi una seduta unica basta per ridurre il problema, ma l’effetto non è a tempo indeterminato: di conseguenza è necessario definire un percorso per pianificare le varie sessioni, che in genere non durano più di 20 minuti. Sono ormai diversi anni che la tossina botulinica viene utilizzata per trattare l’iperidrosi ascellare: proprio le ascelle, per altro, rappresentano la parte del corpo che risponde in maniera migliore alle iniezioni. Queste ultime non sono per nulla dolorose, in quanto le terminazioni nervose della zona ascellare sono poche, meno di quelle delle mani.