Per combattere le macchie cutanee, il peeling chimico rappresenta la soluzione ideale.
Questo trattamento di medicina estetica si effettua applicando sulla zona da trattare agenti chimici che reagiscono con gli strati più superficiali della pelle. Le sostanze intaccano questi strati e ne causano lo “spellamento”.
Vediamo insieme quali sono i benefici della procedura e per quali tipi di macchie è suggerita.
Gli effetti benefici del peeling chimico
Il peeling chimico non è indicato solamente per le macchie di cui si vuole ridurre la visibilità. Il trattamento è d’aiuto anche per chi:
- soffre di acne, specie in fase attiva o cicatriziale: eliminando l’eccesso di sebo e di cellule morte sarà più improbabile che i pori si occludano, innescando nuovi focolai infettivi;
- desidera incentivare il turnover delle cellule e la produzione di collagene: la pelle esposta al trattamento, infatti, cercherà di ripararsi il più velocemente possibile. A maggiori quantità di collagene corrisponde una migliore tonicità dell’ovale e della pelle, una grana più omogenea e un colorito più acceso e giovane.
Le sostanze usate per il peeling chimico
Le sostanze usate per il peeling chimico sono molte e vengono scelte in base alla gravità del problema, all’età della persona e al grado di resistenza della pelle.
I preparati più usati sono a base di:
- acido glicolico
- acido salicilico
- acido piruvico
- acido mandelico
- acido tricloracetico
- fenolo (in assoluto il più forte, da usare solo su pelli con problematiche più importanti)
Il ritorno alla vita sociale
A seconda del tipo di acido e della percentuale presente nel preparato è possibile dover rispettare qualche giorno di astensione dalla vita sociale. Il viso e le zone trattate (spalle, collo, torace, dorso delle mani) possono infatti essere arrossate e dolenti, come in seguito a una scottatura.
Di media, sono necessari 7/10 giorni di guarigione, con trattamenti ad hoc da applicare a casa.
Il ricorso al peeling chimico, se effettuato da un medico esperto, è assolutamente sicuro: la lesione causata alla pelle è infatti controllata e reversibile.
Come si svolge la procedura: prima, durante e dopo
Generalmente, prima di effettuare un peeling chimico è opportuno evitare l’esposizione al sole per almeno 2 settimane e, a seconda della valutazione specifica, l’uso di creme a base di acido retinoico o glicolico.
Durante il trattamento si avvertirà una sensazione di calore e pizzicore, del tutto normale. L’acido viene lasciato in posa il tempo necessario (tra uno e dieci minuti, a seconda della concentrazione) e infine rimosso. L’operatore applicherà poi una medicazione protettiva sotto forma di unguento.
Nei primi giorni successivi al trattamento la pelle sembrerà scurirsi e le macchie evidenziarsi ulteriormente: è assolutamente normale. Nel giro di breve tempo la cute morta inizierà a sfogliarsi e a staccarsi. Durante il processo è fondamentale aspettare che cada da sola, evitando di grattarsi o strofinarsi. Se il prurito è intenso è possibile assumere farmaci appositi, prescritti dal medico estetico.
Per almeno due settimane dopo il peeling chimico è bandita l’esposizione al sole. Dopo questo periodo è possibile, se la pelle non è troppo sensibile, truccarsi normalmente. Per almeno due mesi, infine, dovrà essere usata una protezione solare ogni volta che si esce di casa.