Con l’avvicinarsi della stagione invernale, le temperature si riducono e, al tempo stesso, crescono i rischi della pelle: un problema che riguarda in modo particolare la pelle del viso, dato che si tratta della parte del corpo più esposta. I fastidi a livello cutaneo possono essere provocati dagli sbalzi termici, dal vento o dal freddo: molto comune è la couperose, per esempio. Si tratta di un inestetismo che interessa la pelle e coinvolge in modo particolare le donne dopo i 30 anni con una cute sensibile e molto secca.
Le conseguenze del freddo
Tale inestetismo tende a peggiorare quando fa freddo, specialmente per colpa degli sbalzi termici che la pelle patisce quando si esce da un locale al chiuso e ci si ritrova all’aria aperta, con la temperatura che cala in modo drastico. La couperose consiste in un arrossamento del naso e delle guance che è dovuto alla dilatazione dei capillari della faccia.
Il freddo peggiora e amplifica questo problema, che diventa evidente a causa delle chiazze rossastre che si manifestano e che al tatto sembrano bruciare, proprio perché la pelle è secca. Non stiamo parlando di un disturbo patologico, ma vale comunque la pena di conoscere i metodi che permettono di prevenire e di contrastare la couperose, la quale – per altro – rischia di tramutarsi in rosacea nelle persone che hanno la pelle molto sensibile, qualora non venga adottato un trattamento adeguato.
La soluzione: il laser Q-Switched
La tecnologia può venire in soccorso grazie al laser Q-Switched, che permette di rimuovere le macchie della pelle. Ciò è possibile in virtù di emissioni laser a impulsi che sono in grado di interagire con le macchie della pelle in maniera selettiva. Prima del trattamento non bisogna sottoporsi a lampade abbronzanti per 30 giorni. Una seduta dura alcuni minuti, anche se ovviamente tutto dipende dalla grandezza e dalla quantità delle macchie. Anche il numero delle sedute è variabile, a seconda delle caratteristiche della pigmentazione cutanea.
Le origini della couperose
Sono proprio le variazioni di temperatura a dilatare più del dovuto i capillari del viso che sono alla base della couperose. I vasi hanno la tendenza a dilatarsi quando fa caldo e a restringersi quando fa freddo. Ciò vuol dire che il loro calibro cambia di continuo: in pratica, le venuzze antiestetiche tanto odiate non sono che il risultato dello sfiancamento dei vasi della pelle superficiali. In linea di massima la couperose è un disagio prettamente estetico, ma non bisogna sottovalutarla.
Che cosa succede se non si interviene
Quando la dilatazione dei vasi sanguigni raggiunge un livello avanzato, può succedere che l’afflusso di sangue determini una ipertrofia del tessuto cutaneo. In altri casi si può verificare la comparsa di acne rosacea, con pustole che necessitano di terapie ad hoc: per rimuoverle c’è bisogno di trattamenti farmacologici sistemici.
Ovviamente è possibile prevenire la couperose, proteggendo la pelle quando fa molto freddo con una sciarpa che deve coprire il più possibile il viso: lo scopo è evitare gli sbalzi di temperatura.