Prurito e capillari in evidenza sono due dei sintomi tipici della couperose, un inestetismo della pelle che deve essere trattata con il supporto di uno specialista: infatti, non sparisce da sola, ma si rigenera in continuazione se non si interviene in modo efficace.
Solitamente si manifesta dopo i 30 anni di età e – oltre a causare dei disagi dal punto di vista estetico – può anche provocare un’infiammazione complessiva del volto.
Che cos’è la couperose
Entrando più nel dettaglio, stiamo parlando di una lesione della cute che può interessare qualsiasi parte del corpo ma che, come detto, coinvolge in maniera particolare il viso.
A determinarla sono dei problemi vascolari che provocano delle micro-dilatazioni dei vasi sanguigni superficiali. Le chiazze tipiche della couperose sono localizzate soprattutto sul mento, sul naso e sulle guance, e derivano da una fragilità capillare per cui si è predisposti.
I capillari diventano visibili perché si spezzano e si dilatano in maniera permanente dopo aver perso elasticità, per esempio per colpa di uno sbalzo termico.
I metodi naturali
Alcuni rimedi naturali possono essere impiegati per lenire il problema della couperose: per esempio il rossore può essere placato con l’olio essenziale di rosa mosqueta, mentre la malva e la calendula hanno un effetto lenitivo che si rivela ideale per le pelli arrossate. Anche la camomilla è preziosa per diminuire il rossore nelle aree del viso colpite dal disturbo.
La soluzione definitiva per combattere la couperose
Un trattamento laser eseguito da un medico estetico è la soluzione a cui si deve ricorrere per curare in via definitiva la couperose.
Il laser nel giro di un numero ridotto di sedute consente di intervenire sulle piccole vene e sui capillari in superficie, di modo che il viso possa ritrovare un aspetto piacevole e uniforme. Ciascuna seduta dura al massimo venti minuti e i risultati sono immediatamente visibili.