La carbossiterapia rappresenta uno dei metodi più efficaci per contrastare la cellulite e dire addio a tutti gli inestetismi provocati da questo fenomeno. Tale trattamento si basa sull’impiego dell’anidride carbonica, una sostanza naturale che garantisce risultati visibili anche dopo un anno, perfino per gli inestetismi più ostici. Una decina di sedute di solito è sufficiente per ottenere benefici evidenti e che dureranno a lungo: ogni trattamento va da un minimo di dieci minuti a un massimo di mezz’ora, e i primi risultati apprezzabili si possono notare già dopo poche sedute.
Come si effettua la carbossiterapia
La carbossiterapia, come detto, si basa sull’utilizzo dell’anidride carbonica. Essa determina una specie di enfisema in superficie che viene riassorbito quasi subito, per poi arrivare al sangue e, in seguito, essere espulsa tramite la respirazione. L’anidride carbonica svolge diversi compiti grazie a cui gli inestetismi cutanei risultano migliorati: in primis si assiste a un effetto sulla circolazione, sotto forma di dilatazione dei vasi sanguigni. In pratica, viene agevolata l’apertura di quei capillari che la ritenzione idrica e il grasso hanno compresso, incrementando la velocità del flusso e favorendo la sua ossigenazione.
I benefici dell’anidride carbonica
In più l’anidride carbonica svolge una duplice azione lipolitica, sia dal punto di vista chimico che dal punto di vista meccanico: nel primo caso promuove la riattivazione del metabolismo cellulare resa possibile dall’ossigenazione dei tessuti, mentre nel secondo caso interviene sulla pressione del flusso gassoso.
Ma non è ancora tutto, perché l’anidride carbonica ha anche la capacità di stimolare l’attività di quelle cellule, conosciute con il nome di fibroblasti, che hanno il compito di produrre l’acido ialuronico, il collagene e le fibre elastiche da cui dipende l’aspetto della pelle. Ecco spiegato il motivo per il quale la carbossiterapia è utile non solo per la cellulite, ma anche per disturbi di altro genere, come le ulcere arteriose e venose, l’insufficienza venosa e le cicatrici chirurgiche.
Un trattamento antico
Anche se è diventata di moda negli ultimi tempi, la carbossiterapia in realtà è stata ideata nei primi anni ’30 del secolo scorso in Francia. L’efficacia di questa tecnica è dimostrata dai suoi effetti longevi; tra gli altri pregi, va segnalato il fatto che si tratta di una pratica decisamente non invasiva, senza dimenticare che l’anidride carbonica è una sostanza anallergica e non tossica. Gli effetti terapeutici dell’anidride carbonica vengono sfruttati tramite delle microiniezioni localizzate sotto la pelle che vengono realizzate con degli aghi sottili, i quali ricevono il gas da un tubicino collegato a un macchinario.
Medicina estetica non chirurgica
I trattamenti di carbossiterapia rientrano nel campo della medicina estetica non chirurgica. Attraverso l’inoculazione a livello sottocutaneo di anidride carbonica è possibile trattare sia la cellulite che altri problemi estetici, come per esempio la pelle invecchiata precocemente, il rilassamento dei tessuti cutanei e le adiposità localizzate che si presentano dopo una gravidanza o dopo che si è perso peso in maniera troppo veloce.
La carbossiterapia è sconsigliata solo a chi soffre di anemia grave o trombosi.