Quando un neo diventa sospetto ed è meglio rimuoverlo?

 

I nei o nevi sono il risultato della concentrazione nella pelle delle cellule del pigmento chiamate melanociti.
Si sviluppano comunemente nell’infanzia o nell’adolescenza e possono ingrandirsi proporzionalmente alla crescita del corpo. In alcune persone continuano a svilupparsi per tutta la vita. Rispondono alle modificazioni dei livelli ormonali e nelle donne possono apparire più scuri nel corso della gravidanza. Dopo essersi formati, rimangono per tutta la vita e divengono meno pigmentati e maggiormente rialzati o carnosi nel corso del tempo.

I nevi sono, dunque, soggetti a modificazioni nel corso del tempo ed anche quelli benigni possono trasformarsi in melanoma: in Italia si stimano circa 7.300 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 6.700 tra le donne. L’incidenza è in continua crescita ed è raddoppiata negli ultimi 10 anni. Fonte Airc.

È quindi sempre consigliato effettuare controlli periodici per tenerne sotto controllo forma, dimensione e colorazione.

Abbiamo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Voltan Anna, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica.

 

Dottoressa, qual è l’aspetto dei nevi “comuni”?

I nei hanno, normalmente, una tonalità tendente al marrone; possono essere piatti o in rilievo e solitamente sono rotondi o ovali e di dimensioni minime, che non dovrebbero superare quella di una gomma da matita (circa 6 mm). I nei comuni si possono trovare su tutte le parti del corpo e sono presenti maggiormente in soggetti con pelle chiara.

Come si presenta, invece, un neo sospetto?

Ci sono alcune caratteristiche atipiche che possono essere un primo campanello d’allarme, tra queste possiamo citare:

  • Asimmetria nella forma
  • Bordi irregolari e sfumati
  • Colorazione non uniforme
  • Dimensione aumentata

Le modificazioni di un neo possono essere causate da fattori esogeni come l’esposizione eccessiva al sole (raggi UV), i traumi o le ustioni. Vi sono però anche cause endogene da non sottovalutare come, ad esempio, i cambiamenti ormonali che sono tipici di pubertà, gravidanza, menopausa ed andropausa.

 

Cosa fare quando si nota un cambiamento nell’aspetto di un neo?

La diagnosi tempestiva è l’arma migliore per poter agire in modo rapido e preciso sulla lesione maligna. Dunque è importante fare prevenzione e questa passa attraverso un costante controllo dei nostri nei: noi dermatologi consigliamo una visita dermatologica annuale con videodermatoscopia digitale (o mappatura), che permette di valutare nel tempo le modificazioni circa dimensione ed aspetto
La mappatura dei nei è consigliabile in caso di:

  • pazienti con una storia personale o familiare di cancro della pelle
    • pazienti a cui vengono rilevati dei nevi atipici
    • pazienti in cui si notano alterazioninella forma o dimensioni
    • pazienti con la pelle molto bianca
    • pazienti con molti nei
    • pazienti con malattie geneticheche predispongono al cancro della pelle (xeroderma pigmentoso, albinismo, ecc.)

 

Dottoressa, come si deve agire in caso di lesione maligna?

Se in sede di mappatura dei nevi si riscontra un’atipia o una irregolarità è bene effettuare una asportazione chirurgica della lesione. L’intervento si esegue in anestesia locale, viene rimossa una piccola porzione di cute comprendente il neo ed i margini attorno ad esse. È un intervento ambulatoriale che si effettua in circa 30 minuti e dopo circa 10-15 giorni il paziente torna per controllare lo stato della guarigione e per togliere i punti di sutura. È normale che possa restare una piccola cicatrice.

 

Possiamo considerare come risolutivo l’intervento di rimozione?

Se si tratta di un nevo displastico, ovvero di un neo che presenta solamente una atipia senza però essere evoluto in una forma maligna, la semplice asportazione con margini adeguati è sufficiente. Se ci troviamo di fronte, invece, ad un melanoma, l’asportazione chirurgica con margini adeguati è necessaria ma potrebbe non essere sufficiente. Potrebbe essere necessario, infatti, eseguire anche l’asportazione del cosiddetto linfonodo “sentinella” (che è il primo linfonodo che drena dalla sede del melanoma) o addirittura di tutti i linfonodi loco-regionali.

 

 

Presso Cliniche la Grazia di Bassano del Grappa è possibile prenotare la prima consulenza informativa gratuita per l’intervento di rimozione nei, cisti, inestetismi e neoformazioni cutanee con la Dott.ssa Voltan Anna.