Quando togliere un neo e perché
Effettuare la rimozione di un nevo può essere un’intervento necessario per evitare che questo possa divenire un problema per la salute.
I nei sono delle lesioni benigne presenti normalmente sulla cute, in qualsiasi area del corpo, in numero variabile. Nella maggior parte dei casi, sono innocui, tuttavia, alcuni di essi presentano un rischio più o meno elevato di sviluppare un tumore della pelle.
È consigliato sottoporsi ad un controllo periodico, anche tramite Mappatura, che può portare alla Rimozione nevi nei casi sospetti, previo consulto di Chirurgia Plastica.
Presso Cliniche la Grazia opera la Dottoressa Anna Voltan, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica con grande esperienza clinica. Grazie al suo contributo proviamo a rispondere ai dubbi più comuni circa la Rimozione nevi.
Quando un neo è pericoloso?
Molte persone si chiedono quando preoccuparsi per un neo.
Un neo è considerato clinicamente atipico quando presenta dimensioni più grandi del comune, bordi irregolari o colore più scuro. È il caso di sottoporre queste atipie ad esame clinico e dermatoscopico.
Inoltre, un altro consiglio di cui tener conto è quello di rivolgersi allo specialista anche ogni qualvolta si noti la comparsa di nuovi nei in età adulta e se si manifestano prurito o sanguinamento.
Quando asportare un neo?
È compito dello Specialista stabilire, in base alle sue competenze ed all’aspetto della lesione, quando togliere un neo. La prassi prevede che ogni qualvolta venga rilevata una atipia, la lesione vada asportata in modo radicale. In alcuni casi la rimozione chirurgica è dettata da esigenze estetiche. È sempre bene, però, eseguire un esame istologico del neo rimosso per escludere la possibilità che questo non sia evoluto verso una forma maligna.
Che cos’è l’esame istologico?
È una indagine eseguita dall’anatomopatologo, che controlla al microscopio il campione di tessuto rimosso, per verificare le caratteristiche delle cellule e la loro natura, che potrebbe essere tumorale, benigna o maligna. Se si tratta di lesione maligna, con questo esame viene classificato il tipo di tumore e stabilita la sua gravità.
Come si fa la rimozione dei nei?
Le azioni che può intraprendere il chirurgo sono principalmente:
- Laser: elimina le cellule che compongono il neo tramite il calore emanato e la fotocoagulazione. Il medico procederà con la disinfezione dell’area da trattare, somministrerà una anestesia locale per poi iniziare la terapia. Dopo il trattamento sarà necessario medicare l’area interessata per 1 o 2 settimane. Questa tecnica ha il grosso limite di distruggere la parte rimossa rendendo impossibile l’esame istologico
- Rimozione chirurgica: prevede anch’essa la disinfezione dell’area e l’applicazione dell’anestesia locale. Il neo è isolato con un telo sterile ed assieme ad esso si rimuove anche una piccola porzione di pelle che lo circonda. E’ un intervento rapido (circa 20-30 minuti) ed eseguito in ambito ambulatoriale. L’area interessata dovrà essere tenuta disinfettata dai 7 ai 20 giorni, in base all’indicazione dello specialista. Il neo verrà inviato per l’esame istologico.
- Chirurgia “a shaving”: tecnica utilizzata in caso di nei benigni. E’ una valida alternativa al laser e permette di effettuare l’esame istologico. Il nevo viene eliminato con un procedimento simile alla rasatura ed il suo fondo viene sottoposto a termocoagulazione. La guarigione sarà simile a quella di una lesione superficiale, la zona trattata dovrà essere medicata per 1 o 2 settimane.
L’intervento chirurgico di rimozione neo è risolutivo?
Dipende dalla tipologia di nevo: se benigno non necessiterà di altro trattamento. In caso di melanoma, invece, a seconda del suo stadio, può essere necessario eseguire un ulteriore allargamento della cicatrice o rimuovere anche il cosiddetto linfonodo “sentinella”, il primo linfonodo che drena dalla sede del melanoma.
Qual è la convalescenza dopo asportazione neo?
Il processo di guarigione della cute, in seguito all’asportazione di un neo di piccole dimensioni, è abbastanza rapido, solitamente va da una a tre settimane. Resta però un processo soggettivo, la cicatrizzazione non avviene allo stesso modo e con gli stessi tempi in tutte le zone del corpo.
Cosa fare dopo la rimozione di un neo?
Nel post intervento è bene:
- Prestare attenzione a non ledere la zona trattata
- Coprire la lesione fino alla rimozione dei punti
- Non esporre la ferita al sole, anche se coperta
- Evitare di bagnare la zona di asportazione
- In caso di cattivo odore o dolore rivolgersi subito al medico
Lo Specialista può prescrivere una pomata da applicare in seguito al trattamento laser, che migliora e velocizza la rigenerazione cutanea.
Presso Cliniche La Grazia è possibile fissare una prima consulenza informativa gratuita, durante la quale vengono valutati i dettagli dell’intervento e suggerite le azioni da intraprendere. In caso si ritenesse necessaria la rimozione il costo parte dai 200€ ai quali può essere necessario aggiungere il costo dell’esame istologico.
Per prenotare la Consulenza informativa gratuita di Chirurgia, contattare il numero 04241958063, compilare il form di contatto a lato o inviare una richiesta a info@clinichelagrazia.it