Tra i più frequenti disturbi che possono colpire un neonato vi è la dermatite da pannolino. Quali sono le cause e quali i rimedi? Abbiamo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Ferrazzi Anna, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia.
Dottoressa, quali sono le cause principali della dermatite da pannolino?
La dermatite irritativa da pannolino è dovuta al contatto prolungato con urine e feci, che danneggiano la funzione di barriera della cute rendendola più vulnerabile ad altri fattori irritanti e ad alcuni agenti infettivi.
Come si presenta l’area interessata dalla dermatite?
L’area ricoperta dal pannolino si presenta eritematosa e desquamata, spesso con lesioni papulo vescicolose o bollose, fissurazioni ed erosioni; la dermatite risparmia in genere le pieghe, ma può diffondersi ad addome e cosce.
Se non trattata la dermatite da pannolino può portare a delle complicanze?
Sì, la complicanza più frequente è la Candidosi cutanea (va sospettata per la comparsa di eritema più intenso, con margini frastagliati, e soprattutto di una vescicolo pustolazione satellite) e di solito richiede un tampone cutaneo con esame colturale per accertare la natura micotica.
Come trattare la dermatite da pannolino?
La prevenzione generalmente è il metodo migliore per trattare la dermatite da pannolino; la regolare applicazione di una crema barriera ad ogni cambio può rappresentare un valido sostegno a questa strategia.
Naturalmente i lattanti e i bimbi che non hanno ancora raggiunto il corretto controllo sfinteriale sono maggiormente soggetti alla dermatite da pannolino.
Per evitare questo problema vi consigliamo di:
- mantenere la pelle della zona interessata asciutta e pulita
- cambiare frequentemente il pannolino ogni 2\3 ore ed evitare le salviettine igienizzanti con profumazioni
- lavare la regione gluteo perineale solo con acqua o con detergenti delicati
- evitare l’uso di mutandine occlusive
- non stringere troppo quando si chiude il pannolino.
Utilizzare se possibile pannolini lavabili, oppure se usa e getta preferibilmente in cotone nella zona a contatto con la pelle o comunque sbiancati all’ossigeno e non al cloro. Ad ogni cambio di pannolino, raccomandiamo di ricoprire la zona con una pasta protettiva all’ossido di zinco o una pasta all’acqua.
Se possibile tenere quanto più possibile l’area del pannolino scoperta, in modo da far prendere aria all’area genitale.
Ribadiamo ancora una volta che la scelta del detergente utilizzato e delle creme per il cambio all’ossido di zinco\pasta all’acqua possono essere fondamentali.
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