Il Futuro della Natalità in Italia: Un’Intervista Esclusiva al Dott. Jorizzo Gianfranco

Il futuro della natalità in Italia è un tema cruciale che merita attenzione. Recentemente, durante una conferenza organizzata in collaborazione con il Ministero della Salute, è stato esplorato come la salute delle donne e le politiche socioeconomiche influenzano il tasso di natalità. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con un esperto del settore per capire meglio queste dinamiche.

Una conferenza del Dott. Jorizzo Gianfranco, Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia. Vicepresidente della Società scientifica italiana dei ginecologi AOGOI. Coordinatore nazionale del Comitato Percorso Nascita del Ministero della Salute. Consulente della Rete nazionale PMA (linee guida legge 40). Incaricato dal Ministero della Salute allo sviluppo di strumenti metodologici finalizzati all’aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione e al miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo.

Quali sono le principali ragioni della bassa natalità in Italia?

“La bassa natalità in Italia è il risultato di una combinazione di fattori socioeconomici, culturali e sanitari. Dal punto di vista sanitario, patologie come l’endometriosi e la fibromatosi possono influenzare la fertilità, ma il problema è molto più complesso. La mancanza di politiche efficaci per supportare le famiglie, come congedi parentali adeguati e servizi per l’infanzia, gioca un ruolo significativo. Inoltre, l’incertezza economica e l’alto costo della vita scoraggiano molte coppie dal fare figli.”

Come è cambiata la popolazione italiana negli ultimi 150 anni?

“Dal 1861 ad oggi, la popolazione italiana ha visto una crescita significativa fino agli anni ’70, quando ha raggiunto un plateau. Dal 1980, la crescita si è stabilizzata e ora stiamo vedendo una riduzione del numero di nascite. La piramide demografica italiana è passata da una struttura giovane a una forma a rombo, con una grande popolazione anziana e un numero decrescente di giovani. Questa inversione della piramide demografica è preoccupante perché ci stiamo avvicinando a una situazione in cui non ci saranno abbastanza giovani per sostenere la popolazione anziana.”

Cosa possono fare le politiche italiane per invertire questa tendenza?

“Per invertire la tendenza della bassa natalità, l’Italia deve implementare politiche strutturali a supporto delle famiglie. Questo include migliorare i congedi parentali, aumentare il numero e la qualità dei servizi per l’infanzia come gli asili nido, e fornire incentivi economici per le famiglie. Inoltre, è cruciale promuovere una cultura che veda i bambini come un valore collettivo e non solo un costo economico per i genitori. Un esempio da seguire potrebbe essere la Francia, che ha politiche di supporto alle famiglie molto più avanzate rispetto all’Italia, come il quoziente familiare che riduce la tassazione proporzionalmente al numero di figli.”

Conclusione

La questione della natalità in Italia è complessa e richiede un approccio multidisciplinare. È essenziale combinare politiche sanitarie, economiche e sociali per creare un ambiente favorevole alla crescita delle famiglie. Solo attraverso un impegno collettivo potremo vedere un cambiamento significativo nel futuro della natalità in Italia.

 

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