La quarantena vissuta in famiglia, i possibili risvolti psicologici e la corretta gestione delle relazioni con i figli adolescenti

 

Durante l’attuale fase di emergenza sanitaria sono cambiate molte cose, non solo le abitudini e la routine ma anche le modalità con cui affrontare le relazioni vicine e a distanza.

La famiglia vive ora un tempo “sospeso” tra le mura domestiche ed il clima che si respira consegue da molti fattori. Relazioni, conflitti di coppia o sulla genitorialità, ansie e paure, sono alcuni degli elementi che possono influenzare negativamente i giorni di quarantena.
Oltretutto, se uno dei componenti sta attraversando il periodo dell’adolescenza, sono richieste numerose sfide sia ai genitori e che al figlio: l’adolescente sviluppa la necessità di trovare se stesso e di scoprire il mondo extra famigliare, i genitori devono consentire al figlio di sperimentare le gioie e i dolori che tale fase comporta.

 

Come vivono questo momento figli e genitori?

A causa della quarantena imposta, il giovane deve percorrere la crescita mantenendo viva la ricerca della sua identità, ma è costretto a cimentarsi in relazioni distanti e intoccabili.
Dal punto di vista genitoriale, le reazioni a tale situazione sono molteplici: vi sono genitori “rasserenanti” dal maggior controllo e dall’assenza di situazioni di pericolo esterne, altri vivono la quarantena del figlio come un’occasione per riscoprire il legame prima complicato, altri ancora sono appesantiti da relazioni quotidianamente difficili.

Come genitori si è chiamati a nascondere le proprie ansie e preoccupazioni per dare maggiore tutela ai figli, anche in situazioni di emergenza in cui le risposte emotive sono spesso frutto dell’istinto alla sopravvivenza e di protezione.
Tutto ciò avviene dentro le mura domestiche, dove ci sono permessi pochi svaghi e si deve imparare a convivere con situazioni difficili e con se stessi più che mai.

Questa può essere l’occasione per riscoprire come fare famiglia dal punto di vista relazionale, come riparare il conflitto senza scappare quando ci si scontra, imparare a prendere tempo e a confrontarsi con modalità e tempi inconsueti.
La convivenza genitori e figli, in particolar modo adolescenti, richiede impegno reciproco ma tale impegno è in gran parte nelle mani dei genitori, che fanno da faro in un mare in tempesta.

 

Quali comportamenti mettere in pratica in famiglia per affrontare la quarantena?

Come riuscire a superare questa situazione e renderla una vera occasione? Ecco alcuni suggerimenti da sperimentare oggi e da coltivare nel futuro:

  • Creare dei confini: è fondamentale avere del tempo per sé come coppia genitoriale-coniugale e come figlio, questo aiuta a rispettare bisogni reciproci e a prendersi del tempo;
  • Dare delle regole: che siano anche nuove e utili per il momento attuale, coinvolgendo i figli per capire cos’è importante per loro. Come genitori il compito sarà quello di essere coerenti con quanto viene chiesto a loro e di farlo in primis;
  • Comunicare e ascoltare: non dare per scontato emozioni e paure in questo momento (sarebbe meglio non farlo mai), dimostrarsi interessati verso emozioni e pensieri dell’adolescente e aiutarlo a sistemare le preoccupazioni o a gestire la lontananza con il gruppo dei pari (anche se non accetta, avete fatto un passo verso di lui). Anche come genitori è importante comunicare in maniera adeguata ansie e paure laddove utili alla relazione con il figlio;
  • Scegliere come genitori quale battaglia portare avanti: non tutte le battaglie necessitano di essere intraprese, soprattutto in questo tempo. È importante gestire il conflitto “temporeggiando” per allontanare lo scontro, prendendo tempo e chiedendo di farlo anche ai figli;
  • Rispettare le regole: accettare le imposizione della quarantena come genitori, rende più facile accettarle anche per i figli, in caso contrario si può parlarne e discuterne;
  • Impostare una linea educativa comune: è importante che i genitori discutano “tra di loro” gli aspetti conflittuali ed educativi che possono generare conflitti e malesseri. I figli, soprattutto adolescenti, hanno bisogno di una comunicazione chiara ed univoca, non di messaggi ambivalenti e contradditori che fanno emergere un disaccordo.

 

Questi sono alcuni suggerimenti per allenarsi nel rendere tale situazione una vera occasione per ricostruire le trame famigliari: si sa che si possono interrompere molte cose ma la sofferenza, anche quella famigliare, non si ferma ma può essere affrontata come prima non si riusciva a fare, sia per il poco tempo che per le scarse occasioni di vita familiare.

 

Quarantena in famiglia. Autrice: Dottoressa Sartori Lisa – Psicologa e Terapeuta famigliare

 

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