Si parla di Love Addiction (Idipendenza Affettiva)  quando la ricerca dell’altro è ossessiva, caratterizzata da continue richieste di assoluta devozione e di rinuncia da parte dell’amato, chiusura ed evitamento sociale, totale dedizione ai voleri dell’altro e da un mancato riconoscimento delle proprie necessità, bisogni, desideri e persino della propria identità (Fisher, 2006; Sussman &Ames, 2008).

Approfondiamo questa tematica con la Dottoressa Lisa Sartori, Psicologo e Psicoterapeuta Sistemico Familiare.

 

Cosa accade nella persona?

La persona che soffre di tale dipendenza è spinta non dall’affetto ma dal bisogno di dipendere, di ricevere conferme e di attribuire un senso alla sua vita attraverso l’altro. Ovviamente, essendo una dipendenza “relazionale”, trova la sua maggiore espressione nella relazione di coppia e ne condiziona il funzionamento, anche se si può riscontrare in relazione di amicizia e anche genitoriali e familiari.

Nello specifico le fasi del dipendente affettivo sono simili a quelle del dipendente da sostanze:

  1. 1. Il piacere connesso all’amore: definito anche ebbrezza, ovvero la sensazione di euforia sperimentata in funzione delle reazioni manifestate dal partner rispetto ai propri comportamenti;
  2. La tolleranza: anche definita in questo contesto come “dose“, che consiste nel bisogno di aumentare la quantità di tempo da trascorrere in compagnia del partner, riducendo sempre di più il tempo autonomo proprio e dell’altro e i contatti con l’esterno della coppia;
  3. L’incapacità di controllare il proprio comportamento  connessa alla perdita della capacità critica relativa a sé, alla situazione e all’altro. Una riduzione critica e di guida razionale che, nel lungo termine, crea vergogna e rimorso.

 

Come si sviluppa?

Dipendenti affettivi non si nasce, ma si diventa… ecco perché le primi basi di sviluppo e le relazioni affettive soprattutto familiari sono determinanti per il futuro adulto.  Ognuno di noi quando ricerca una relazione ricerca anche un porto sicuro nell’immaginario, perché è un bisogno primario. Ovviamente se si arriva da storie di violenza domestica o psichica, da una scarsa autostima e da credenze poco utili verso di sé è sicuramente più facile accontentarsi delle briciole di una relazione anziché chiedere ciò che si desidera.

 

Quando si manifesta?

La dipendenza affettiva diventa una sorta di stile relazionale che inizialmente si può confondere con dedizione e ipercoinvolgimento ma che ben presto diventa una trappola per coloro che sono coinvolti. Infatti il dipendente affettivo cerca con tutto se stesso di evitare l’abbandono e di poter sollecitare l’altra persona. Questo sacrificio porta il dipendente affettivo a perdere se stesso nella relazione e, a volte, anche senza una relazione stabile. E’ questo il caso di relazione sadomasochiste o di lotte di potere e con partner narcisisti. Si sviluppa spesso nella prima età adulta anche se , già nell’adolescenza, anche con le prime amicizie, è possibile osservarne alcune manifestazioni soprattutto in contesti di conflitto.

 

Quali sono gli effetti sulle relazioni?

La relazione di coppia diventa una trappola anche per colui che la dipendenza la subisce, così come spesso l’ansia e il controllo ossessivo del partner portano il dipendente affettivo a ridurre le attività della propria quotidianità al fine di assicurare l’iperdisponibilità al partner per evitare di perderlo. Infatti il dipendente affettivo mal tollera la solitudine e il senso di vuoto, sentimenti che spesso prova fin dalla giovane età.

Le relazione di coppia quindi sono spesso tossiche e poco utili sia come coppia che nel nucleo familiare; come genitori possono portare ad uno sbilanciamento nella relazione con i figli e ad un iperaccudimento che diventa alla lunga nocivo non solo per il filgio/a ma anche per l’intero nucleo famigliare.

Ansia, Attacchi di panico, ossessioni sono tra i sintomi maggiormente presenti in questo tipo di relazioni e spesso non sono dovuti alla relazione ma anche alla storia di vita individuale.

 

Si può superare?

Certo che si…

Come si dice sempre in psicoterapia “di relazione ci si ammala ma di relazione si guarisce” e questo soprattutto perché sono le relazione ad aiutarci nella vita.

LA dipendenza affettiva per essere superata, come tutte le dipendenze, necessità di alcuni passaggi fondamentali:

  1. Riconoscere di avere il problema
  2. Chiedere aiuto ad un professionista come uno psicoterapeuta
  3. Decidere di voler liberarsi dalla dipendenza affettiva

La dottoressa Lisa Sartori riceve presso Psichè, in Via San Vincenzo 59 a Thiene. Per prenotare una visita contattare il numero 0445 382422 o compilare il form di contatto a lato della pagina.