Il russamento è un disturbo molto comune, che colpisce oltre la metà degli italiani e la cui prevalenza aumenta con l’età. La sua intensità può variare da un suono appena percettibile a un rumore molto fastidioso per il partner o il compagno di stanza. Il soggetto, inoltre, può manifestare altri sintomi come risveglio con fame d’aria, mal di testa al mattino o eccessiva sonnolenza diurna. La presenza di questi elementi non è da sottovalutare in quanto possono essere una spia di un disturbo respiratorio più grave, come la sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno (OSAS).

Sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno

Si tratta di una patologia caratterizzata da episodi di apnea o ipopnea durante il sonno, dovuti a un’interruzione o riduzione del flusso d’aria lungo la via respiratoria.

La diagnosi viene effettuata tramite l’anamnesi del sonno e la polisonnografia, un esame molto semplice e non invasivo in cui viene monitorata l’attività cerebrale, muscolare e cardiorespiratoria durante il sonno. I criteri per porre la diagnosi sono la presenza di un determinato numero di eventi ostruttivi rilevati con la polisonnografia, associati ad almeno un sintomo diurno o notturno.

I sintomi notturni includono russamento, sonno frammentato da frequenti risvegli, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia (l’esigenza di urinare nel corso della notte). I sintomi diurni sono stanchezza al risveglio, scarsa concentrazione, mal di testa mattutino ed eccessiva sonnolenza diurna.

Questa patologia è associata a diversi fattori di rischio, in particolare a un eccesso di peso, a fattori anatomici come retrognazia, micrognazia, macroglossia, ipertrofia tonsillare, all’assunzione di alcol e l’invecchiamento.

Il disturbo si verifica durante il sonno perché in quel momento c’è una fisiologica riduzione del tono muscolare che restringe la faringe e la posizione supina porta la lingua e la mandibola a cadere indietro comportando un’ostruzione al flusso aereo.

TERAPIA DEL RUSSAMENTO E DELLE APNEE NOTTURNE

Esistono molte opzioni terapeutiche per il trattamento del russamento e della sindrome dell’apnea notturna ostruttiva, ma ogni caso va inquadrato in base a un approccio multi-disciplinare per definire i fattori di rischio sottostanti e scegliere il percorso più adatto per il soggetto.

Le forme lievi possono essere corrette attraverso una terapia comportamentale o posizionale. La prima si basa sulla riduzione del peso e su una corretta igiene del sonno, mentre la terapia posizionale sull’utilizzo di dispositivi che favoriscono il sonno in posizione laterale e scoraggiano l’assunzione della posizione supina. La posizione supina, infatti, viene sconsigliata in quanto favorisce il collasso delle vie aeree durante il sonno, per cui è possibile migliorare i sintomi semplicemente imparando a dormire sul fianco.

Le forme medio-severe di OSAS richiedono l’utilizzo di presidi più specifici come la terapia ventilatoria con CPAP, dispositivi odontoiatrici da applicare durante la notte o in alcuni casi di un intervento chirurgico mini-invasivo.

Dispositivi intraorali per OSAS

I dispositivi intraorali sono degli speciali apparecchi dentali, molto simili a un bite, che vengono applicati solo durante la notte. Essi sono studiati per far avanzare leggermente mandibola e lingua, in modo da aprire maggiormente le vie aeree ed evitare la caduta all’indietro della lingua che causa l’ostruzione delle vie aeree. Inoltre, il dispositivo esercitando una certa pressione sul palato, blocca le vibrazioni dei tessuti molli alla base del russamento.

I dispositivi intraorali si realizzano su misura presso il nostro studio.