La carie è una malattia infettiva del dente che inizia con distruzione dello smalto fino alla perdita del dente, se non riconosciuta e trattata in tempo. La diagnosi si basa sull’ispezione della superficie dello smalto e viene solitamente confermata tramite una RX dentaria. In alternativa alla radiografia, è disponibile un nuovo dispositivo, DIAGNOcam, che senza utilizzare radiazioni permette di visualizzare le lesioni cariali illuminando il dente dall’interno mediante la tecnologia della transilluminazione con fibra ottica digitale.

Panoramica sulla carie

Il dente è composto da diversi strati, dall’esterno verso l’interno si trova lo smalto, il materiale più duro dell’organismo, la dentina, composta da minerali e tessuto organico e infine la polpa, dove si trovano i vasi e i nervi che danno nutrimento al dente stesso.

In tutti i soggetti, all’interno del cavo orale sono presenti dei microorganismi che compongono il microbiota orale. In seguito alla pulizia dei denti, già dopo poche ore, si forma sulla superficie dello smalto una sottile pellicola composta da mucine, cellule epiteliali e residui alimentari, sulla quale aderiscono i batteri, che si moltiplicano e formano la placca dentale. Se questa non viene adeguatamente controllata mediante la pulizia quotidiana, i batteri proliferano in maniera eccessiva e producono sostanze acide che danneggiano lo smalto. La carie con il tempo si aggrava, diventando sempre più profonda e penetrante fino a causare la perdita del dente.

Le cause della carie sono molteplici e comprendono sia fattori esogeni come fattori microbici, fattori alimentari, tabagismo, sia fattori endogeni come le caratteristiche intrinseche del dente e la ridotta salivazione. La prevenzione si basa sul controllo dei fattori esogeni spazzolando i denti regolarmente, utilizzando il filo interdentale e un collutorio non aggressivo; evitando il consumo di cibi e bevande zuccherate ed effettuando visite di controllo periodiche dal dentista.

Diagnosi di carie

Una carie in fase precoce non causa sintomi, ma si presenta come una macchia biancastra limitata allo smalto ancora rimuovibile con fluorizzazione. Con il procedere del tempo si forma una cavità nerastra che invade la parte iniziale della dentina. Una carie che ha invaso la dentina può causare dolore, esacerbato da cibi e bevande molto calde o fredde. In stadio avanzato si presenta come un buco scuro contenente materiale rammollito.

Una carie severa può essere individuata facilmente anche dal paziente, tuttavia, per identificare le carie in stadio iniziale, quando ancora è possibile intervenire per bloccarne la progressione, è fondamentale la valutazione clinica da parte di un odontoiatra.

Lo specialista ispeziona la cavità orale tramite un sottile strumento metallico odontoiatrico, che aiuta a distinguere le macchie dalle vere e proprie carie. Può utilizzare coloranti specifici per evidenziale la placca e dispositivi luminosi che migliorano la visualizzazione della lesione. L’RX dentaria è importante per visualizzare le lesioni cariali, per determinarne la profondità e individuare le carie al di sotto di precedenti restauri.

Attualmente l’RX dentaria è ancora lo strumento più utilizzato per confermare il sospetto di carie, tuttavia, sono sempre più diffuse nuove tecnologie che permettono una diagnosi efficace e non invasiva che non impiegano radiazioni ionizzanti. La dose radiante di una RX dentaria è infinitesimale e non rappresenta un rischio per la salute, tuttavia, nel caso di bambini e donne in gravidanza può essere preferibile l’impiego di alternative, come DIAGNOcam.

DIAGNOcam è un piccolo dispositivo compatto e mobile, dotato di telecamera, che consente di rilevare le carie mediante la tecnologia DIFOTI (transilluminazione con fibra ottica digitale). Lo strumento illumina il dente tramite due fasci di luce laser e la videocamera cattura l’immagine generata e la proietta su uno schermo. La porzione sana del dente si illumina, mentre le porzioni cariate non riescono a trasmettere altrettanto bene la luce, per cui appaiono come macchie scure sul monitor. In questo modo è possibile rilevare con accuratezza carie precoci o avanzate e distinguere lesioni occlusali, prossimali, del bordo dentale oltre che rintracciare eventuali crepe.